Crotone, dopo l’impresa la conferma: per la storia. La squadra di Nicola cerca quello che sarebbe un bis epico

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I pitagorici necessiterebbero di un teorema perfetto, utile a confermarsi in Serie A anche l’anno prossimo. Quello che gli uomini di Nicola sono stati in grado di fare lo scorso anno ha dell’incredibile, una salvezza giunta nell’ultima delle trentotto giornate di campionato dopo una rincorsa che nel mese di gennaio sembrava già finita, distanti undici lunghezze dall’Empoli. Poi i toscani caddero in casa del Palermo già retrocesso, per i calabresi fu il delirio. Ottenere un grande risultato è difficile, confermarsi è quasi impossibile: eppure, dopo dieci giornate, i rossoblù sarebbero salvi grazie alla differenza reti.

Tre squadre dietro di loro, il Benevento fermo a zero dopo la decima sconfitta di fila maturata all’ultimo secondo a Cagliari. La Spal, che molto bene era partita, prima di fermarsi ai 5 punti attuali ed il Verona a pari merito con 6 punti. Il Crotone non ha cambiato molto rispetto alla scorsa stagione: la sostituzione più evidente è arrivata in attacco, con Falcinelli tornato al Sassuolo dopo aver contribuito in maniera decisiva alla salvezza ed il ritorno di Budimir, invece fondamentale per la storica promozione dei calabresi in A due anni fa.

Una indagine recente sul rendimento delle neopromosse in Serie A rivela come per potersi salvare sia necessario intervenire pesantemente sul mercato: chi cambia più giocatori tendenzialmente viene premiato dai risultati. Inoltre, a livello europeo, chi spende oltre la metà del budget totale per un singolo colpo ottiene ottime risposte sul campo. È anche vero che questa statistica viene “falsata” dai colpi realizzati negli ultimi dieci anni dalla Juventus nel 2007, dal Monaco clamorosamente retrocessi e tornato in Ligue 1 con Ranieri e per ultimo dal Newcastle di Benitez.

Il Crotone ha cambiato ma non troppo, confermando la stessa guida tecnica, scegliendo dunque la strada della continuità. Anche l’ultima trasferta ha visto il Crotone assolutamente in palla, perdendo di misura a Roma grazie ad un rigore piuttosto dubbio assegnato ai giallorossi. Altri due ingredienti chiave: spendere più dei rivali e partire forte.

Il primo punto non è stato rispettato, soprattutto con la faraonica campagna acquisti del Benevento che ad oggi non ha però ottenuto riscontro sul campo. Sul fronte risultati i sei punti nelle prime dieci giornate già superano il bottino racimolato dai ragazzi di Nicola nel medesimo periodo della passata stagione: un ottimo auspicio visto poi come è terminata la scorsa indimenticabile annata.