Con Monti torna l’Ici, ecco quanto costa ai calabresi

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Costerebbe mediamente 136 euro l’anno a famiglia la reintroduzione dell’ICI sulla prima casa (185,40 euro per una casa accatastata in A/2 e 86,62 euro per una casa in A/3). È quanto emerge da un’indagine del Servizio Politiche Territoriali della Uil che ha elaborato il costo dell’Imposta Comunale sugli Immobili sulla prima casa, nelle 104 Città Capoluogo di Provincia, qualora venisse reintrodotta.

L’indagine ha preso a campione il costo annuo dell’imposta riferita alla media di un appartamento di 80 mq., di categoria A/2 (abitazione civile) e A/3 (abitazione economica e popolare) che è il taglio medio delle Città Capoluogo, analizzandone le rendite catastali rapportate a 5 vani e siti in zona censuaria semiperiferica. Le aliquote e la detrazione sulla prima casa, prese in considerazione, sono quelle deliberate dai Comuni per il 2011. L’aliquota media applicata – spiega il segretario confederale della Uil, Guglielmo Loy – per l’abitazione principale è del 4,98 per mille, mentre l’aliquota ordinaria è del 6,74 per mille. La detrazione media sulla prima casa è di 117,27 euro (103,29 euro la detrazione ordinaria). Le stime della Uil indicano che, qualora venisse reintrodotta l’imposta con le attuali regole, questa produrrebbe per i Comuni un gettito totale di circa 3,7 miliardi di euro, equivalenti al 41% dell’attuale gettito ICI (9,1 miliardi di euro), portando così complessivamente nelle casse dei Comuni oltre 12,8 miliardi di euro.

Per le famiglie, ovviamente, l’onere cambierebbe da città a città. Dall’indagine Uil emerge, comunque, che a Bologna, la reintroduzione dell’ICI sull’abitazione principale peserebbe mediamente 416,85 euro a famiglia (540,45 per un’abitazione in A/2 e 293,20 euro in A/3); a Roma 407,95 euro (482,90 in A/2 e 333,00 in A/3); a Firenze 395,05 euro (427,60 in A/2 e 362,50 in A/3) a Milano 393,00 euro (495,00 in A/2 e 291,00 in A/3); a Genova 282,35 euro (375,90 in A/2 e 188,80 in A/3); a Napoli 218,50 euro (233,00 in A/2 e 204,00 in A/3); a Trieste 207,87 euro (268,90 in A/2 e 146,85 in A/3); a Torino 191,75 euro (302,00 in A/2 e 81,50 in A/3); a Bari 173,30 euro (213,60 in A/2 e 133,00 in A/3); ad Aosta 172,60 euro (237,70 in A/2 e 107,50 in A/3); a Palermo 121,65 euro (157,30 in A/2 e 86,00 in A/3). Mano “più leggera” a Cagliari dove l’imposta peserebbe mediamente, sempre sul nucleo familiare, 35,50 euro (55,00 in A/2 e 16,00 in A/3); a Catanzaro 41,10 euro (66,20 in A/2 e 16,00 in A/3); a L’Aquila 51,97 euro (72,95 in A/2 e 31,00 in A/3); a Campobasso 56,05 euro (92,60 in A/2 e 19,50 in A/3); a Bolzano 57,20 euro (92,60 in A/2 e 21,80 in A/3); a Trento 62,30 euro (94,40 in A/2 e 30,20 in A/3); a Perugia 79,60 euro (99,80 euro in A/2 e 59,40 in A/3); ad Ancona 83,80 euro (113,60 in A/2 e 54,00 in A/3); a Venezia 95,60 euro (143,40 in A/2 e 47,80 in A/3); a Potenza 107,87 euro (142,80 in A/2 e 72,95 in A/3). Se si analizzano le città medie e piccole emerge che a Rimini l’Ici sulla prima casa peserebbe mediamente 386,60 euro (641,60 per una abitazione in A/2 e 131,60 per una abitazione in A/3); a Pisa 355,90 euro (427,90 in A/2 e 283,90 in A/3); a Verona 338,90 euro (435,85 in A/2 e 242,00 in A/3); a Ferrara 268,65 euro (312,60 in A/2 e 224,70 in A/3); a Benevento 262,75 euro (319,70 in A/2 e 205,80 in A/3); a Padova 262,70 euro (329,85 in A/2 e 195,60 in A/3); a Cosenza 226,15 euro (311,55 in A/2 e 140,73 in A/3); a Salerno 224,77 euro (247,15 in A/2 e 202,40 in A/3); a Taranto 214,62 euro (276,30 in A/2 e 152,95 in A/3). È invece a Reggio Calabria che l’ICI peserebbe mediamente meno sulle famiglie con 17,50 euro (35,00 euro per abitazioni classificate in A/2 e esenzione per la tipologia in A/3); a Lecce 18,47 euro (36,95 euro in A/2 e esenzione in A/3); a Teramo 27,50 euro (55,00 in A/2 e esenzione in A/3); a Messina 31,50 euro (50,00 in A/2 e 13,00 in A/3); a Crotone 32,80 (45,80 in A/2 e 19,80 in A/3); a Trapani 41,70 euro (66,10 in A/2 e 17,30 in A/3); a Viterbo 42,50 euro (79,75 in A/2 e 5,30 in A/3); ad Asti 43,40 euro (52,60 in A/2 e 34,20 in A/3); ad Oristano 52,10 euro (82,60 in A/2 e 21,60 in A/3); a Vibo Valentia 55,10 euro (75,70 in A/2 e 34,50 in A/3); a Lucca 55,97 euro (101,75 in A/2 e 10,20 in A/3).

Fonte: Ilgiornaledicalabria