Chi non è con me è contro di me

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(“Sappiate che anche la società sta cambiando, anzi è già cambiata e dalle rive del mare e dalle cime dei monti già si intravede un’alba nuova”. S. E. Mons. Salvatore Nunnari”).
Di fronte a ciò che sta avvenendo nel nostro paese occorre prendere una posizione chiara. Per questo l’invito per tutti i cittadini di Bisignano è quello di non rappresentare più un gruppo chiuso, ma di accogliere chi agisce nel bene di tutta la comunità. Il popolo si lamenta perché è disgustato dalla mancanza di diritto e dall’esagerata richiesta di dovere da parte di un Stato in forte crisi economica. In altre parole, all’accumulo di tesori provenienti da una pressione fiscale sproporzionata non corrisponde un adeguata risposta in servizi efficienti su tutto il territorio. Infatti, coloro i quali hanno vissuto una vita intera in mezzo ai piaceri e alle delizie, ingrassando i loro averi, oggi non pagano nessun prezzo rispetto ai lavoratori che hanno costruito il nostro paese e ai quali non è mai stato corrisposto quanto esattamente a loro dovuto, nonostante il pagamento delle tasse, le grida, e le proteste. Un cattivo governatore agisce sul popolo come un leone ruggente oppure come un orso affamato. Il giusto, invece, riconosce il diritto dei miseri mentre il disonesto non intende nessuna ragione. Quando in una piccola comunità governano i giusti il popolo gioisce mentre quando governano gli stolti il popolo geme. È notizia di qualche giorno fa di una delegazione di cittadini in rivolta provenienti dalle contrade a monte di Bisignano, i quali si sono recati presso gli uffici del Municipio a chiedere chiarimenti in merito alla mancanza totale di servizi erogati dal Comune in quella parte del paese, nonostante le tasse che quella gente è costretta a elargire puntualmente alle casse dell’Ente in cambio di disservizi continuativi. Alle domande della comunità ha risposto il Vicesindaco del paese in un clima di totale non curanza nei confronti di chi magari in un momento di rabbia richiedeva a gran voce un proprio diritto e in alcuni casi anche rivolgendosi a qualche concittadino con il tono di chi sa di detenere lo scettro del comando(“Il giorno 6 di ottobre si apriranno le buste sulle gare d’appalto per la manutenzione della viabilità pubblica, successivamente e per quei casi particolarmente gravi si potrà intervenire come urgenze”) e senza neppure concedere ai cittadini la possibilità di sedersi in una sala apposita a prendere appunti sulla manifestazione pubblica(organizzata dai residenti al fine di avere dei chiarimenti burocratici sulla precaria condizione della viabilità locale e sulla mancata manutenzione della rete idrica ridotta a un colabrodo e causa di disservizio in alcune residenze, in cui si continua a pagare regolarmente la quota di un servizio che non ricevono ormai da più di un anno). Alla protesta erano presenti anche alcuni Consiglieri di opposizione e in particolare Francesco Lo Giudice testimone oculare di ciò che è avvenuto. Soltanto l’intervento dell’ingegnere Straface(sempre e comunque svoltosi all’interno di un corridoio del complesso municipale in presenza di cittadini incolleriti anche per l’insufficiente accoglienza  ricevuta dall’Istituzione governativa) è riuscito a placare  gli animi e a giustificare attraverso le sue parole il comportamento del Vicesindaco, il quale una volta data la sua risposta ha pensato bene di abbandonare la situazione e recarsi in altro luogo. Alla discussione ha preso parte anche l’addetto della segreteria del Sindaco, il quale sosteneva che prima di presentarsi in Comune i cittadini avrebbero dovuto prendere un appuntamento con Il Sindaco. Nel tentativo di giustificare l’impasse generale l’impiegato ha ignorato che i cittadini si trovavano in quel luogo dopo le tante segnalazioni fatte agli uffici di competenza e soprattutto agli organi governativi, al Sindaco, all’Assessore ai lavori pubblici e anche al Vicesindaco.

05.10.2012                                                                                    De Luca Alberto