Richiesta la riapertura del caso Denis Bergamini

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Il procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla ha chiesto al Gip la riapertura delle indagini sulla morte di Donato Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza deceduto in circostanze misteriose il 18 novembre 1989 lungo la statale 106, all’altezza di Roseto Capo Spulico. Dopo l’ennesima inchiesta archiviata nel dicembre 2015, la Procura di Castrovillari vuole riaprire il caso in quanto si ritiene che ci siano gli elementi per tornare ad esaminare i fatti. Sarebbero emersi, afferma Eugenio Facciolla, “elementi diversi e attività nuove in parte emergenti nei mesi e negli anni scorsi, una serie di elementi che però non erano stati valutati completamente”.

La richiesta della Procura di riaprire il caso del calciatore del Cosenza, arriva dopo l’istanza avanzata dai legali della famiglia Bergamini che non ha mai accettato la versione secondo la quale Denis, dopo aver abbandonato il ritiro del Cosenza a bordo della sua auto insieme alla sua ex fidanzata, sarebbe arrivato sulla costa jonica calabrese e dopo aver accostato l’auto a bordo strada, si sarebbe lanciato sotto al camion che transitava sulla statale 106. Una versione contestata da numerose perizie, in particolare vi sarebbe la relazione di un consulente che solleverebbe dubbi sull’orario della morte di Denis Bergamini ed una relazione medico legale che afferma invece che il calciatore era già morto quando il camion lo investì.

Il pm di Castrovillari, aggiunge “C’è anche la possibilità di utilizzare nuove tecnologie per gli accertamenti medico-legali che dovrebbero consentire di dare elementi nuovi per dirimere tutti i dubbi che si trascinano da troppo tempo, per sapere se si tratti di suicidio o di altro”.

In attesa di capire se il gip del tribunale di Castrovillari accoglierà la richiesta di riapertura del caso Bergamini, commenta così Donata, la sorella del centrocampista del Cosenza per Ottoetrenta: “È un’emozione forte. Mi auguro che questa sia la volta buona, mi auguro che si arrivi finalmente alla verità, quella verità che è già scritta da 28 anni”.

Il video del servizio TGR Calabria (fonte Youtube):