Sento ancora nella mia mente quel motivetto, quei quindici secondi accelerati che riempivano la mente, il cuore e quelle fame di gol innata. Il calcio italiano deve tanto a 90° Minuto (da scrivere così, o con minuto minuscolo o testualmente, sempre quella è), la trasmissione che faceva vedere i gol alla penisola, senza mancare nel suo lato bonario.
Con la nuova riforma dei diritti tv 90° Minuto rischia seriamente il pensionamento e quella di oggi, probabilmente, potrebbe essere seriamente l’ultima storica puntata, ma nessuno lo ammetterà mai. Dalla prossima stagione le tre gare alle 15 ogni domenica non sono meritevoli di un programma, men che meno dell’odierna programmazione. 90° rischia così la sua fine, la sua seconda fine. La prima fu una pantomima di Mediaset, che si impose per dare i diritti del calcio a gente senza criterio, tra sponsor, pannolini e correttivi in corsa. Erano i tempi di Calciopoli, forse meglio così. La seconda fine di 90° Minuto è quella che rimpiangeranno solo i nostalgici come il sottoscritto, e qui apro il libro di ricordi. Io che vedo Carlo Verna e non lo immagino come presidente dell’Odg, ma come l’uomo che raccontava il Napoli e la Serie C. Io che ogni domenica, cascasse il mondo, sono davanti alla tv, esco la sera e racconto la trasmissione a chi non l’ha vista, ovvero il 90% di chi mi sta intorno. Io che vedo i dati d’ascolto e ne esco sempre più scoraggiato, io che una volta feci incazzare Max Allegri con un tweet e mi innamorai come un nipote può fare con un nonno di Gian Paolo Ormezzano. Io che – e qui non sappiamo quanto ci sia di normale – la domenica mattina appunto su un foglio gli eventuali inviati sui campi, un gioco da fare con me stesso. Io che riconosco la voce dei giornalisti e mi alzo in piedi quando un servizio è ben fatto. Io che la domenica sono cresciuto con 90° Minuto e non mi riconosco più in questo calcio urlato e pieno di robe incomprensibili.
Questo è lo sfogo di un giornalista innamorato di un programma tv, che sognava di farne parte.
Questo è lo sfogo di chi, magari per una o due ore, non pensava a nulla e trovava sollievo in gol, azioni e commenti vari.
Massimo Maneggio
Per rivedere l’ultima puntata di 90° MINUTO
http://www.raisport.rai.it/dl/raiSport/media/90176-minuto-bc5d742e-71c3-41fe-a591-f9052799603c.html