Amm.Comunale compatta: “Basta attacchi al sindaco Fucile”

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Nota dell’Amministrazione Comunale, che prende le parti del sindaco di Bisignano, Francesco Fucile.

Desta stupore, se non sgomento, il comunicato stampa del gruppo “Riparti Bisignano” che punta il dito nei confronti del sindaco che, sin da subito e senza esitazioni sta lavorando unicamente nell’interesse dei suoi concittadini. L’impegno e il coraggio del sindaco Francesco Fucile dovrebbero essere un esempio e non un bersaglio di critiche ingiuste.

Coloro che decidono di assumere posizioni diverse rispetto all’operato dell’amministrazione e del sindaco, a prescindere dalla motivazione, dovrebbero prima documentarsi senza cedere alla tentazione di fare polemica appena chicchessia esprime la propria opinione come se fosse una “verità” assoluta.

È risaputo che oggigiorno non è facile gestire il Comune di Bisignano per il semplice fatto che l’Ente si trova nel pieno del dissesto finanziario. Tale situazione, difatti, limita le possibilità e condiziona fortemente le scelte che l’Amministrazione Comunale vuole intraprendere. Malgrado ciò, in questi primi sedici mesi di governo, il sindaco Francesco Fucile è riuscito a fare ciò che i suoi predecessori non hanno fatto in tanti anni. L’Amministrazione Comunale, infatti, sotto la sua guida, è riuscita a sviluppare azioni concrete a vantaggio della comunità e ad intraprendere un percorso davvero virtuoso che, in tempi ragionevoli, porterà l’Ente comunale ad uscire dal dissesto.

Le testimonianze più eloquenti di questo impegno sono la recente battaglia ambientale che ha visto il sindaco in prima linea nel difendere le istanze dei cittadini e degli agricoltori, ed in cui ha dato prova della sua perspicacia nell’individuare la via migliore affinché non venisse rinnovata l’AIA alla ditta Consuleco (ciò è avvenuto dopo 25 anni di proteste nei confronti dell’impianto privato di depurazione); l’impegno e la disponibilità offerta ai frati per la riapertura della Chiesa della Riforma (sono oltre 12 anni che la chiesa è chiusa); l’approvazione del bilancio stabilmente equilibrato, avvenuta in tempi straordinari, che ha avviato concretamente il percorso di risanamento dell’Ente dopo che la Corte dei Conti aveva rigettato il ricorso proposto dalla precedentemente Amministrazione.
Quelli appena accennati sono fatti inconfutabili e non chiacchiere e rappresentano, soprattutto, segni di un reale percorso di cambiamento.


Certo! Siamo consapevoli che amministrare il Comune e cercare di cambiare la cultura amministrativa comporta mettersi in gioco, impegno, fatica, critiche, incomprensioni, consensi ma anche dissensi. C’è però un limite a tutto.
Il sindaco è il primo cittadino, è il rappresentante dell’Ente, ci rappresenta tutti. Nei suoi confronti, e nei confronti degli amministratori è ammessa qualunque forma di critica consentita in un sistema democratico, ma queste critiche devono avere una base di verità morale, prima ancora che politica e richiedono un minimo di onestà intellettuale.
Nei suoi confronti, infatti, non può essere tollerata e giustificata la maleducazione, l’offesa, l’oltraggio, la mancanza di rispetto (anche se da parte di pochissimi singoli) che, ultimamente alimentano i social. Non è ammessa neanche la mistificazione e la disinformazione che sfocia in un procurato allarme.

Recentemente, sui social è stato scritto che è un’Amministrazione di “cornuti e puttane”, “sapientoni, laureati ladri corrotti…”, che non è in grado “nemmeno di amministrare due capre”, in due differenti commenti sul taglio di alcuni alberi è stato affermato che “forse avevamo bisogno di legna”, ed ancora il sindaco avrebbe commesso reato perché ha impedito il diritto a manifestare liberamente il pensiero altrui. Come se non bastasse, per semplice deduzione logica, si capisce che il primo cittadino, viene addirittura etichettato, in senso dispregiativo, su un post pubblicato su Facebook.
Si accusa l’Amministrazione di voler fare una piattaforma dei rifiuti attraverso l’affissione di volantini, creando allarmismo, prima ancora di verificare la veridicità di questa affermazione; l’Amministrazione viene ancora accusata del taglio di alcuni alberi nella vicinanza della grotta di Sant’Umile, pur sapendo che si tratta di una proprietà privata e che il Comune non ha alcuna competenza, per non parlare delle critiche mosse sul cimitero comunale. Sono tutte notizie fuorvianti dalle quali, purtroppo, sono scaturiti commenti offensivi. Non è forse questa aggressione verbale?

Il Gruppo consiliare “Riparti Bisignano”, guidato dalla Dott.ssa Veronique Capalbo, ha ritenuto opportuno di non tenere conto delle frasi offensive rivolte al sindaco, fortemente lesive del suo onore, della sua reputazione, del suo prestigio e del suo decoro, anzi ha addirittura disapprovato il suo comportamento e ha, invece, ritenuto opportuno esprimere la propria solidarietà a due nostri concittadini. Questa presa di posizione politica, davvero inedita e inqualificabile, è la sintesi della concezione di democrazia e di libertà di pensiero di “Riparti Bisignano”.

Il sindaco non ha bisogno di difese, per lui parla la sua storia personale caratterizzata da sani principi ed improntata alla buona volontà e al dovere. Più lo si conosce più si apprezzano le sue qualità umane e politiche. In questo momento in cui la comunità ha bisogno di slancio, di incoraggiamento, di recuperare il terreno perduto, di riacquistare fiducia, di ricostruire la speranza, è un errore imperdonabile cercare di screditare il primo cittadino.

Il dovere delle opposizioni non è solo quello di solidarizzare con chi esprime un contrasto con l’Amministrazione Comunale o con il sindaco, ma è anche e soprattutto quello di solidarizzare con l’Amministrazione e con il sindaco quando l’istituzione viene offesa e vilipesa. Pertanto, giù le mani dal sindaco di Bisignano!

L’Amministrazione Comunale e il Gruppo di Bisignano Futura, nessuno escluso