Ospedale di San Marco, in una lettera i motivi del disagio

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Noi del “comitato uniti per i nostri diritti ”, quest’anno abbiamo scritto una indirizzata a Giuseppe Conte, Roberto Speranza, Pierpaolo Sileri e per conoscenza ad Andrea Viero (Presidente Nazionale Invitalia), Nino Spirlì, Guido Longo (Neo Commissario alla Sanità in Calabria), Antonio Belcastro, Asp Cosenza e a tutti i Sindaci della valle d’Esaro.

Lettera Comitato_Uniti per i nostri diritti

San Marco Argentano, 6 dicembre 2020
Ill.mo Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri
Prof. Avv. Giuseppe Conte
Pec: [email protected]
E p.c. Al Sig. Ministro della Salute
On. Roberto Speranza
Pec: [email protected]
Segreteria: [email protected]
e al Sig. Vice Ministro della Salute
Sen. Pierpaolo Sileri
Segreteria: [email protected]

Oggetto: Grave situazione sanitaria in cui riversa il territorio della Valle dell’Esaro in Provincia di Cosenza
Illustrissimo Presidente,
chi vi scrive è un Comitato di cittadini della Valle dell’Esaro denominato “Uniti per i
nostri diritti”, che stanchi della situazione in cui riversa la propria struttura sanitaria l’Ex
Ospedale Louis Pasteur, ha deciso di scendere in strada per manifestare il proprio dissenso
con una manifestazione fatta in data 19/11/2020.
Numerose oltre alla nostra sono state la manifestazioni in questo territorio, a difesa di
un diritto imprescindibile e garantito dall’Articolo n°32 della Costituzione Italiana, il Diritto
alla Salute per tutti i cittadini. Nelle scorse settimane anche un raccolta firme che ha visto
l’adesione di più di 2.000 persone in soli pochi giorni.
Questo presidio che vide la luce nel lontano 1988, a partire dal 2010 ha subito un
lento e totale depauperamento. Nel corso degli anni abbiamo visto chiudere oltre al nostro
ospedale altre 18 strutture strategiche, in ragione del rientro di parametri economici da
default della sanità regionale calabrese.
Stiamo osservando un progressivo disfacimento del nostro Ex Ospedale, che oltre ad
aver perso le sue funzioni di cura, oramai sta cadendo letteralmente a pezzi. Questi 18
Ospedali sono stati chiusi perché dichiarati improduttivi, come se il curare persone possa
essere visto in chiave aziendalistica.
La struttura ospedaliera di San Marco Argentano è stata chiusa per essere riconvertita, chiudendo i reparti esistenti con la dismissione di innumerevoli posti letto all’incirca 100. Il piano prevedeva una trasformazione dell’Ospedale Louis Pasteur nella cosiddetta “Casa della Salute”, con l’obiettivo di potenziare le cure primarie e con l’intento di operare h24 e sette giorni su sette.
In realtà tale progetto non si è mai concretizzato, ed un bacino d’utenza di circa
60.000 cittadini, purtroppo si è trovato senza alcuni servizi di primaria importanza, quali la
mancanza di un’essenziale pronto soccorso, perdendo giorno dopo giorno risorse umane che non sono mai state sostituite.
All’interno della struttura attualmente denominata CAPT – Centro di Assistenza
Primaria Territoriale, ci sono rimasti dei servizi che noi reputiamo “umilianti”, e che sono:
un punto di primo intervento h24, la radiologia, il laboratorio analisi solo da lunedì al sabato dalle ore 8:00 alle ore 14:00 esclusi i festivi e la sala prelievi attiva da lunedì a venerdì con gli stessi orari, il servizio dialisi, ambulatori con specialisti vari, e infine il consultorio familiare privo di una figura fondamentale che è quella del ginecologo. Troppo pochi per rispondere a tutte le esigenze sanitarie dei cittadini della Valle dell’Esaro, in prevalenza anziani.
La Regione Calabria prima dell’estate, ha stipulato una convenzione quadro con la
Società Invitalia, che dovrà provvedere ad espletare la gara d’appalto per la realizzazione
dei lavori. L’investimento strutturale ammonta complessivamente ad euro 8.149.648,89 di
cui euro 6.893.548.89 per i lavori di ristrutturazione dell’ex PO ed euro 1.256.100,00 per
l’acquisto di impianti, inoltre euro 200.000,00 per la formazione del personale dipendente e
per la realizzazione di un piano di comunicazione interna (rivolto al personale) ed esterna
(rivolto ai cittadini).
In sintesi la nostra protesta e questo documento, è dedita a richiedere una
sollecitazione da parte del Governo Nazionale e del neo Commissario alla Sanità Guido
Longo, affinché venga attuato con celerità, il protocollo da parte della Società Invitalia di
espletamento della gara. Inoltre chiediamo che venga presa in considerazione, una
rimodulazione successiva, utilizzando questi fondi non per attuare la “Casa della Salute” ma
per ripristinare i vecchi servizi, dotando la struttura di un Pronto Soccorso h24 con annessi
reparti di degenza ospedaliera.
Per altre eventuali delucidazioni su questa annosa vicenda, esiste un’interrogazione
parlamentare a risposta scritta 4-11394, presentata il 16/12/2015 durante la seduta N°537.
Sono passati ben cinque anni da allora, ma ancora non abbiamo ricevuto nessuna risposta.
Con viva cordialità,

Il Comitato
UNITI PER I NOSTRI DIRITTI