Why Not/ Ispettori Olaf in procura a Catanzaro

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Sono arrivati oggi in Procura, a Catanzaro, gli ispettori dell’Olaf (Ufficio europeo per la lotta antifrode) giunti in Calabria per verificare lafondatezza di ipotesi di gestione illecita di fondi comunitaricosi’ come delineata nell’oramai nota inchiesta “Why not”.L’indagine, avviata anni fa dall’allora sostituto procuratoreLuigi de Magistris, teorizzava l’esistenza di un presuntocomitato politico affaristico che avrebbe avuto come scopo,appunto, quello della gestione illecita di finanziamentipubblici. Gli investigatori di Bruxelles si sono recati stamaneal palazzo di giustizia del capoluogo calabrese che ospita gliuffici della Procura generale, dove hanno avuto un incontrooperativo con i sostituti procuratori generali Massimo Lia edEugenio Facciolla, attuali titolari del procedimento, e poihanno cominciato la loro opera di consultazione ed estrazionedi copia degli atti di “Why not” ritenuti utili alle verificheche dovranno svolgere. Le attivita’, secondo quanto si e’appreso, dovrebbero terminare domani, e consentire la stesuradi un’accurata relazione in base alla quale si decidera’ comeprocedere. Proprio i sostituti pg Lia e Facciolla hanno fornitoagli ispettori indicazioni utili circa un impianto accusatorioin cui era stato delineato un presunto stabile meccanismoillecito finalizzato alla gestione di molti progetti finanziatidalla Regione Calabria con soldi dell’Ue. Un teorema che haparzialmente retto alla prima verifica giudiziaria, dopo ledecisioni del giudice dell’udienza preliminare Abigail Mellaceche lo scorso 2 marzo ha deciso di condannare 8 imputati eassolverne altri 34, per quanto riguarda coloro che avevanochiesto i giudizio abbreviato, ed inoltre di rinviare agiudizio 27 persone (per le quali il processo e’ ancora incorso) e proscioglierne altre 28, per quanto riguarda quelliche avevano deciso di proseguire col rito ordinario. Lemotivazioni di quelle decisioni non sono state ancoradepositate dal gup, e dunque la Procura generale non ha potutoancora compiere alcun passo ulteriore verso il grado di appellocui, pero’, si andra’ quasi certamente, stando alledichiarazioni che i pg fecero il giorno delle pronunce di primogrado.