Unità: La Calabria è la prima Italia

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In occasione dei 150 anni dell’Unita’ d’Italia, l’associazione culturale ”Calabria Prima Italia” (fondata nel 1988 a Badolato dal prof.Domenico Lanciano e presieduta dall’avv. Giovanni Balletta di Catanzaro) rilancia la proposta fatta decenni fa affinchè ”la Regione Calabria possa prendere ufficialmente la denominazione di ‘Calabria Prima Italia’ dal momento che tale territorio ha dato i natali al nome ‘Italia’ sicuramente uno dei piu’ famosi del mondo oltre che uno dei piu’ antichi”.

La storia, spiega l’associazione in una nota, ”ci dice che il territorio dell’attuale Calabria sia stata chiamata ‘Calabria’ dai bizantini’, mentre invece tale denominazione apparteneva all’attuale Salento, in Puglia, gia’ al tempo degli antichi romani. La Storia ci dice, altresi’, che il nome ‘Italia’ sia nato proprio in Calabria, nell’istmo tra il Golfo di Squillace e il Golfo di Lamezia (oggi in provincia di Catanzaro), quattordici generazioni prima della guerra di Troia e, cioe’ verso la meta’ del secondo millennio a.C. ad opera dell’eroe eponimo Italo, re della popolazione degli Enotri. Re Italo trasformo’ in stanziali le sue tribu’ nomadi, unendo in un patto di amicizia tutti i popoli della Calabria centro-meridionale, istituendo i cosiddetti ‘sissizi’ (vale a dire i pasti comuni) dove ognuno recava qualcosa da mangiare condividendo con gli altri e dove si cercava sempre la concordia del governo comune”.

I ‘sissizi’, prosegue ancora la nota, ”poi si diffusero presto in tutto il mediterraneo, come prima forma di democrazia. Da re Italo l’attuale territorio calabrese prese nome ”Italia” e tale nome si diffuse, secolo dopo secolo, a nord e a sud della penisola, fino a che, nel 42 d.C.

L’imperatore Ottaviano Augusto lo estese per decreto all’attuale Padania fino alle Alpi e, quindi, pure fino alla Sicilia, alla Sardegna e alla Corsica, tutte regioni appartenenti al territorio geografico naturale di un’unica Nazione. Il nome ‘Italia’ e’, con quello di Israele, uno dei piu’ antichi del mondo ed e’ quello che piu’ ha resistito nei secoli ai trasformismi delle innumerevoli invasioni e dominazioni”.

Fonte: Asca