Il tour della Sicilia con il portavivande elettrico

Letture: 2451


Un viaggio nella Sicilia più rara è ciò che ci vorrebbe una volta allentate le restrizioni dovute dal Covid 19. Rispettando tutti i protocolli di sicurezza, un tour alimentare senza dubbio potrebbe essere svolto nei paesi della provincia di Ragusa dove abbiamo una ricca riscoperta di altri sapori tipici della Sicilia. Ovviamente, il tutto seguendo alcuni dettami da viaggio, possiamo scegliere se possiamo consumare qualcosa nei ristoranti aperti, oppure fare da noi, comprando le tipicità siciliane e portandole sempre con noi, con un terma scaldavivande, un portatilly come kit porta pranzo. Il giro nel ragusano è interessante da proporre, ad esempio a Chiaramonte Gulfi sarà interessante caldeggiare alcune tipicità del luogo e visitarle con passione, come nel museo dell’olio dove si potranno coniugare la conoscenza del passato con le metodologie fornite nel presente, grazie anche all’impegno di molti operatori agricoli della zona, da far conoscere, in particolare, alle nuove generazioni. Da gustare, senza dubbio, è l’olio extravergine prodotto sui monti Iblei, che è uno dei più rinomati in tutta Italia avendo acquisito la certificazione Dop, che l’ha reso ancora più appetibile nei mercati esteri e in tutto il mondo. Abbinato a qualche nostra prelibatezza mantenuta ben calda dallo scalda vivande ci porta al Nirvana del sapore.

Proseguendo il giro ragusano, Giarratana, invece, è il paese più piccolo della provincia ed ha la sua qualità gastronomica concentrata nella cipolla, tanto che da più di trent’anni si effettua in zona un’apposita sagra. Proprio a Giarratana la cipolla “valorizza” anche gli altri prodotti gastronomici, come i formaggi tipici, l’origano, l’olio e il torrone, sposandosi con una serie di sapori da far conoscere al visitatore. L’attenzione ai sapori di una volta sarà completata dall’analisi di Monterosso Almo, paese apprezzato per il modo di vivere l’agricoltura e l’allevamento, tipici anche dei tempi passati. La bontà dei prodotti caseari provenienti da bovini e ovini (ottimo è il pecorino) e la coltivazione genuina sono un mix da seguire e da esportare, considerando anche gli altri prodotti tipici della zona come cereali, mandorle, noci, fichi, olive e ciliegie.

Tra i vari territori della zona, da seguire con zaino in spalla e porta vivande pronto all’occasione,un’altra menzione e vanto va sicuramente per l’Igp dell’Arancia Rossa di Francofonte e Carlentini, il miele e i biscotti di Sortino e Giarratana o gli ulivi di Monterosso e Chiaramonte, con un tour che prosegue anche all’insegna delle festività di Ferla, Cassaro e Scordia, alla natura incontaminata di Buccheri dove ancora è possibile vedere daini, caprioli e maiali neri dei Nebrodi, così come è importante visitare l’intera zona anche per scoprire i patrimoni di Palazzolo e Militello nonché le peculiarità architettoniche di Buscemi e Buccheri.

Ovviamente gli itinerari saranno meglio identificati una volta finite le restrizioni, anche se per ora possiamo usare il nostro scaldavivande elettrico sia al lavoro, o sia per lavorare direttamente da casa, mettendo il nostro cibo preferito a disposizione, senza dover perdere tempo ulteriore in cucina ai fornelli. La praticità, quindi, a vantaggio della vita quotidiana, sia nel caso odierno dove la circolazione è abbastanza limitata, sia quando abbiamo più possibilità di visitare i meravigliosi posti italiani spesso poco conosciuti, ma non per questo meno apprezzati.