Svolto il convegno “Acqua bene pubblico”

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berardi - di leo

L’acqua pubblica come bene primario: l’obiettivo del coordinamento calabrese per l’acqua pubblica “Bruno Arcuri” passa dalla sala “Rosario Curia” del viale Roma, per sensibilizzare la cittadinanza. Gli attivisti ambientali tornano, con piacere, a Bisignano forti anche del buon lavoro del suo coordinatore Giorgio Berardi, con l’obiettivo di raccogliere quante più firme possibili per la legge regionale, di iniziativa popolare, per la tutela e la gestione pubblica del servizio idrico. Obiettivo non certo facile ma raggiungibile: nel 2011, al referendum di giugno, 780 mila calabresi votarono contro la privatizzazione del servizio e, anche da questo dato di fatto, ripartono i membri del “Bruno Arcuri”. A Bisignano possono già contare sull’appoggio dei Giovani Democratici che, tramite Aurora Trotta, affermano: «L’acqua ora è un prodotto e non un servizio, e noi partecipiamo con entusiasmo a questo progetto, nonostante il senso di disillusione diffuso». Giovanni Di Leo, referente regionale del gruppo, ha spaziato nel suo intervento, non lesinando le critiche verso Geppino Camo (come scordare l’ultima partecipare al precedente convegno bisignanese…) e a quei politici «scellerati» che hanno affidato la gestione dell’acqua a una società mista. «L’acqua non è una merce- ribadisce di Leo – è qualcosa di essenziale. In tante città italiane, come Napoli e Reggio Emilia, è stato imbastito un progetto come quello nostro dell’Abc Calabria, e vogliamo alcuni diritti basilari, come quello del quantitativo minimo vitale, individuato in cinquanta litri a persona». Giorgio Berardi, invece, ha spiegato quale sarà la costituzione dell’Abc Calabria, leggendo i vari articoli. La società si prefigge, come sua base, il comandamento di un’azienda senza scopi di lucro, che dovrà offrire un servizio efficiente, con eventuali avanzi di gestione da reinvestire nel miglioramento dei servizi. E ricordando anche quanto successo a Serra San Bruno (la solidarietà del gruppo “Bruno Arcuri” è stata immediata), la città di Bisignano vuole essere, almeno per una volta, capofila di un progetto che faccia del bene alla comunità.

Massimo Maneggio