Su facebook si chiede la riapertura del Santuario della Riforma

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E’ nato su Facebook un gruppo per sollecitare l’Amministrazione Comunale di Bisignano e tutti i livelli politici interessati a far riaprire il Santuario della Riforma. Come si legge sulla pagina che conta già oltre 1800 iscritti: “Il gruppo ha lo scopo di sollecitare le istituzioni politiche locali e nazionali per la messa in sicurezza e la riapertura del Santuario della Riforma di Bisignano, permettendo così la valorizzazione di un luogo spirituale e sacro che appartiene ormai non solo alla nostra Città ma a tutto il mondo, e vuole contribuire alla valorizzazione del nostro amato Sant’Umile da Bisignano. Il gruppo ha quindi lo scopo di raccogliere idee e suggerimenti da fornire agli amministratori locali e nazionali ed organizzare eventuali iniziative pubbliche di sensibilizzazione alla questione”. Il convento infatti, risulta ancora chiuso dopo gli smottamenti che hanno interessato la città nei primi mesi del 2010 e che non hanno risparmiato nemmeno il luogo sacro.

Nel gruppo, tutti gli utenti che ne fanno parte propongono suggerimenti, possibili soluzioni e si organizzano iniziative pubbliche per sensibilizzare il problema e fare in modo che il Santuario venga riaperto il prima possibile, senza puntare il dito contro presunti colpevoli della situazione.

L’iniziativa, nata dall’idea di Francesco Lo Giudice, sta già riscuotendo molto successo sul social network. “Trovo che sia ingiusto tenere chiuso un santuario per anni in attesa di finanziamenti per la messa in sicurezza del luogo dove giace, specie se il santuario in questione sia la casa spirituale di un concittadino eletto di recente tra i Santi della Chiesa Cattolica Universale, frate Umile da Bisignano, e dunque potenziale meta di pellegrinaggio e turismo religioso” dice Francesco Lo Giudice sul suo blog. “Ci sono questioni, come questa, la cui soluzione necessita la capacità di andare al di là della normale dialettica fra parti politiche avverse. Tutta la comunità deve sentirsi coinvolta in questa missione, per attirare l’attenzione mediatica ed istituzionale sul problema ed esercitare la sufficiente pressione politica a risolverlo”.

Contestualmente alla pagina creata su Facebook, è possibile firmare la petizione online. E presto sarà possibile firmare la petizione anche nelle piazze di Bisignano.
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