Stefania Bisignano: “Casa di riposo, massima attenzione!”

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Stefania Bisignano scrive al Sindaco del Comune di Bisignano, in qualità di consigliere comunale e capogruppo del gruppo consiliare “Solidarietà e Partecipazione”. L’argomento della missiva è la casa di riposo “Vincenzo Giglio” al centro dell’attenzione negli ultimi tempi.

Stefania Bisignano chiede dettagli sulla sitazione alla casa di riposo

Premesso che la casa di riposo V. Giglio con annessa casa famiglia, sta vivendo una situazione di grande difficoltà, in quanto a causa della pandemia che ha colpito non solo gli ospiti, ma anche molti di coloro che ci lavorano, nonostante fossero vaccinati: dei trentadue ospiti registrati in struttura, undici risultano ricoverati in ospedali della provincia di Cosenza e di questi uno è deceduto pochi giorni fa;

dei ventuno ancora presenti nella struttura, solo quattro risultano negativi al Covid-19, mentre gli altri diciassette sono positivi;

cinque OSS sono assenti per malattia, alcuni da oltre 10 giorni;

i due infermieri in servizio presso la struttura, incaricati della somministrazione quotidiana dei farmaci che gli anziani presenti assumono abitualmente, in particolare gli ospiti della casa famiglia, ad oggi risultano entrambi assenti per malattia;

considerato che la casa di riposo Vincenzo Giglio, con annessa casa famiglia, può ospitare solo persone autosufficienti e non è assolutamente idonea a gestire diciassette malati di Covid-19, perché sprovvista delle più elementari attrezzature sanitarie e cosa ancora più grave di personale medico ed infermieristico.

Preso atto che fino a giorno 10 dicembre nessuna manifestazione d’interesse è stata pubblicata per supplire alle tante assenze, ne è stata presa alcuna iniziativa, atta quantomeno a coprire i posti resisi vacanti e ad integrarli con personale sanitario idoneo ad assicurare i servizi di assistenza necessaria al mantenimento in sicurezza dei malati nella struttura. 

La sottoscritta chiede di sapere se corrisponde al vero che in data 10/12/2021 gli ospiti non hanno potuto assumere i soliti farmaci che prendono quotidianamente, perché non c’era in sede una figura professionale idonea alla somministrazione degli stessi; chiede inoltre di sapere se devono infettarsi tutti e/o deve morire qualcun altro, prima che siano presi gli opportuni accorgimenti per la risoluzione della gravissima problematica.