Stasera Pago io. I SOLDI VERSATI DAI CITTADINI PER LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE DIROTTATI PER FINANZIARE FESTE PAESANE

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Due atti deliberativi della Giunta Comunale, due pugni nello stomaco dei cittadini bisignanesi. Si tratta delle delibere n. 230 del 18.08.2010 e n. 253 del 7.09.2010 aventi per oggetto: “Variazione di Bilancio Esercizio Finanziario 2010”. Attraverso questi atti deliberativi l’Amministrazione Comunale preleva fondi dal capitolo che riguarda la spesa per la gestione degli impianti di depurazione per finanziare, fra le altre cose, i festeggiamenti in onore di Sant’Umile e una manifestazione denominata “Bella d’Italia”.
È proprio il caso di dire che ormai non c’è limite al pudore, nemmeno di fronte all’evidenza, se consideriamo che questi soldi provengono dagli oneri di depurazione che i  cittadini di Bisignano versano nelle casse comunali con il pagamento delle bollette dell’acqua potabile…

Inoltre, quando giungerà la bolletta dell’acqua (non solo per uso potabile), riferita all’anno 2010, i bisignanesi troveranno un aumento quasi del 100% rispetto al 2009.

Nel bilancio comunale la previsione della gestione degli impianti di depurazione è di 122.085,00 euro. Questi soldi dovevano servire al Comune per gestire il servizio di depurazione, stante la sbandierata volontà dell’Amministrazione di non rinnovare alla Ditta Consuleco la convenzione per la gestione degli impianti di depurazione.

Questo servizio, però, è gestito ancora dalla Consuleco che, a tutt’oggi, si sta assumendo l’onere della depurazione a titolo gratuito.

Dunque, considerato che nel 2010 il Comune di Bisignano non ha gestito in proprio il depuratore e, pertanto, non ha depurato un bel niente, gli amministratori avrebbero dovuto rivedere i costi del servizio e, di conseguenza, avrebbero dovuto ridurre il canone. Sarebbe stato un atto di correttezza e di rispetto nei confronti dei cittadini-utenti, visto che esponenti della maggioranza (applicando criteri di giudizio del tutto soggettivi) insistono nel presentare il nostro Comune come “virtuoso”.

Ma c’è ancora di più, dal 2003 tantissimi cittadini hanno pagato, e pagano ancora, il canone dell’acqua con bollette dove è stato addebitato un canone di depurazione “fantasma”; questo perché alcune zone del territorio e del centro urbano non sono servite dall’impianto di depurazione. Di conseguenza il prelievo a carico degli utenti è stato non solo illegittimo, ma anche illecito. Su questa problematica l’Amministrazione fa orecchie da mercante, nonostante l’invito a rimborsare gli aventi diritto.

Ancora una volta, grazie alla complice incompetenza e all’indifferenza generale di assessori e consiglieri comunali, i cittadini pagano ciò che non è dovuto e si compiono vere e proprie furbate finanziarie, quali le citate variazioni di bilancio. Il “tesoretto” di 122.085,00, invece di essere restituito ai cittadini, viene utilizzato per finanziare feste e per impinguare vari capitoli di spesa che nulla hanno a che fare con gli impianti di depurazione. In sostanza, il biglietto per la festa del Santo umile e la serata della “Bella d’Italia” (in apparenza senza pagare l’ingresso) sono stati finanziati con i soldi dei cittadini.

 
Bisignano, 10 Settembre 2010                                                              
 FRANCESCO FUCILE      
(consigliere comunale)