Sindaco sospeso. L’analisi di Fusaro

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grazianoLa sospensione a sindaco di Umile Bisignano è passata quasi inosservata agli occhi dei cittadini bisignanesi. Un fatto che anche sociologicamente fa riflettere, per l’assenza di vivacità nel dibattito politico locale. Se dalla maggioranza era lecito aspettarsi poche parole sulla vicenda, se non quelle di una solidarietà sentita nei confronti del primo cittadino, le varie forze d’opposizione, invece, hanno quasi glissato l’argomento, confermando di perseguire dei tatticismi ormai fini a se stessi. Ad uscire dal coro è l’ex segretario Udc, Graziano Fusaro, che come sempre non manca nell’offrire spunti interessanti su quanto succede nella città cratense. Fusaro analizza, per prima cosa, il clima d’apatia cittadino: «I cittadini bisignanesi non sentono questa sospensione di Umile Bisignano in quanto sono preoccupati per altre cose, tralasciando così le vicende amministrative». Fusaro entra nel merito della vicenda: «Il provvedimento della sospensione appare anche inutile: o mandiamo avanti il concetto di garantismo, oppure le misure intermedie devono essere incisive. Non si toglie all’amministratore di turno un potere politico, e non si altera granché». Stasi politica non sempre gradita: «Ipoteticamente non sarebbe stato più opportuno – sostiene Fusaro – sospendere la Giunta e commissariare? Per molti, infatti, con questa situazione cambia ben poco. Dove non interviene la giurisprudenza, dovrebbe intervenire il buon senso».

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