Sanità, Scopelliti e l’occasione perduta… forse!

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Ritorniamo ancora sul tema, perché finché c’è vita c’è speranza,  e fino a che non verrà definitivamente conosciuto ed applicato l’ormai famoso piano di rientro del servizio sanitario calabrese,  è possibile ancora pensare che il Presidente, Governatore e Commissario della Sanità Regionale, non voglia farsi sfuggire la grande occasione!

L’elezione di Scopelliti è stata accolta con favore da tanti calabresi anche di altri schieramenti; politico nuovo, emergente, giovane e molti hanno visto in lui il principio di un riscatto per l’amara terra di Calabria.

Ma vi è di più, il “Peppe”, proprio per tale considerazione, cominciava ad essere  il Presidente di tutti quale riferimento per un rapporto fiduciario.

Un buon inizio, per cercare di raccogliere i dispersi cocci di una regione desolata e divisa in tutto.

Ecco l’opportunità, costituire il fulcro, non di lobby, né clientele, né oligarchie partitiche, ma di ciò che realmente  legittima la vera rappresentanza: il popolo sovrano.

Di tale figura,  era ed è  la Calabria ad averne bisogno; una regione seduta, rassegnata, senza futuro perché priva di speranza.

Se davvero si vuol bene a questa terra, oltre le appartenenze politiche, è da ricercare l’unità e la condivisione su ciò che siamo e su quel che si vuole diventare.

E chi, meglio di un promettente Governatore, poteva e forse ancora può, rappresentare tale impellente necessità!

La Calabria non può perdere ancora, non deve arretrare ulteriormente, non vi sarà mai rinascita, né crescita, né sviluppo senza fiducia, che in questi giorni cede notevolmente il passo alla diffidenza.

Ma la grande occasione rischia di trasformarsi in illusione, delusione e scetticismo.

Si continua a sprofondare, nessuno ascolta il grido che viene dalle periferie, purtroppo contano i numeri, i centri popolosi determinano il consenso!

Ma il bisogno del malato, non è diverso se vive in un borgo o in una città, né cambia con il colore politico. La sanità è servizio vitale, tocca tutti ed in ogni fascia d’età, dal neonato all’anziano.

Trebisacce, Cariati, Praia a Mare e tutti i piccoli comuni che gravitano intorno chiedono efficienza, professionalità, assistenza qualificata e soprattutto desiderano capire!

Presidente, tagli sprechi e sperperi, elimini i raccomandati, metta fuori dalle strutture sanitarie la politica e la longa manus dei partiti, faccia prevalere il merito e non l’amicizia, ma  preservi il diritto di vivere.

E allora che si ricominci a riannodare il filo di fiducia e speranza per evitare il baratro delle nostre genti, non è in gioco solo la sanità ma l’avvenire di tutti; il decidere non tendendo conto di chi chiede attenzione, aiuto e udienza non è segnale incoraggiante, mina il vivere civile, spinge all’esasperazione;  la Calabria non volterà pagina se la stragrande maggioranza dei calabresi non deciderà di farlo, ma devono essere resi responsabili, compartecipi, coinvolti e qualche volta ascoltati.

Si, l’occasione non è ancora perduta, bisogna crederci, vincendo ogni torpore e rassegnazione.

Cosenza 24 settembre 2010
Raffaele Papa
Commissario MpA Prov. Cs