Riforma Cartabia, come cambia il processo di famiglia

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Al Tribunale di Cosenza si discute del “Processo di famiglia dopo la riforma Cartabia”

A partire dal prossimo mese di marzo, con 120 giorni di anticipo rispetto a quanto previsto, entrerà in vigore quella parte della riforma Cartabia che è stata definita una rivoluzione copernicana del processo di famiglia.
A tal fine, per diffondere gli aspetti cogenti di questo aspetto, la Sezione Distrettuale di Catanzaro-Cosenza dell’associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani ha programmato una serie di eventi formativi, il primo dei quali si svolgerà, in presenza, presso la Biblioteca dell’Ordine degli Avvocati, sita nel Palazzo di Giustizia di Cosenza, il prossimo lunedì 20 febbraio, a partire dalle ore 15.30.

Il programma dell’atteso incontro sul “Processo di famiglia dopo la riforma Cartabia”, patrocinato dall’Ordine degli Avvocati di Cosenza, prevede in apertura i saluti istituzionali delle autorità e l’introduzione ai lavori dell’avvocato Margherita Corriere, presidente della Sezione Distrettuale AMI Catanzaro-Cosenza, cui faranno seguito le relazioni di: Antonella Paura, avvocato e socia AMI; On. Marilina Intrieri, già Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria e presidente dell’associazione Child’s Freinds; Mafalda Manuela Carino, avvocato e componente del direttivo distrettuale AMI; Marco Pingitore, Dirigente psicologo del CSM di Mesoraca.
I lavori saranno moderati da Valerio Caparelli, giornalista e addetto stampa AMI CZ-CS.
In occasione dell’evento verrà ufficializzata la nomina a socia onoraria AMI del Distretto la presidente di ANIMED, Cinzia Falcone, per l’impegno profuso per la tutela e la prevenzione della violenza di genere.

La partecipazione all’evento, comunque aperto a tutti, dà diritto a 3 crediti formativi per gli avvocati.
È bene precisare che la riforma Cartabia dovrebbe essere attuata nella sua completezza entro il 2024 e, la sua attuazione, dovrebbe finalmente portare alla nascita del Tribunale della Famiglia.
Obiettivo principale sarebbe quello di ridurre i tempi dei procedimenti e di superare l’attuale frammentazione tra Tribunale per i Minorenni, Tribunale Ordinario e Giudice tutelare.
Il tutto avverrà per gradi e a fasi già predisposte, partendo dal marzo del 2023 con le modifiche che riguardano separazioni e divorzi.
Lo snellimento delle procedure punterà, innanzitutto, sul fatto che nell’iter di separazione non ci sarà più la fase presidenziale, ma dopo che gli avvocati di ciascuna delle parti coinvolte avranno raccolto una documentazione probatoria completa, il giudice avrà a sua disposizione una vera e propria istruttoria utile a fissare, entro tre mesi, l’udienza di separazione.
Inoltre, già durante questi tre mesi, avendo in mano tutti gli elementi, il giudice potrà emettere provvedimenti cautelari, che andranno poi confermati o revocati entro i successivi 15 giorni.
La riforma prevede, altresì, la possibilità di inserire la domanda di divorzio già all’interno della causa di separazione, accorpando i procedimenti e risparmiando tempo e soldi.
Per quanto riguarda i minori, la riforma Cartabia stabilisce che questi vadano sempre ascoltati, in quanto parti effettive del processo.
Inoltre, la riforma prevede, a tutela dei minori, che tra i documenti da presentare per separazioni e divorzi ci sia il “piano genitoriale”, con il quale i genitori spiegano come intendono regolare le attività dei figli relativamente alla scuola e alle attività extrascolastiche, nonché per le visite ai parenti e i periodi di vacanza.
Solo il tempo ci dirà se quello che la riforma promette si riuscirà ad attuare in tempi congrui e in maniera adeguata agli interessi in gioco e, soprattutto, nell’interesse superiore dei minori.