Referendum trivelle: “Stiamo perdendo la democrazia”

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Manca ormai poco al Referendum del 17 aprile ed il silenzio che si riscontra ad ogni livello istituzionale ad iniziare dai comuni e nelle forze politiche è grave e preoccupante.

Si sta facendo di tutto per allontanare sempre di più i cittadini dalle scelte importanti per far decidere chi detiene il potere economico e quello politico accondiscendente nei confronti di chi vuol far prevalere interessi particolari.

Andare a votare e votare si è necessario per dare un segnale forte a voler tutelare e proteggere il nostro mare e l’ambiente di vita di ognuno e per indirizzare ogni iniziativa verso l’utilizzo di energie alternative e rinnovabili che devono costituire il futuro delle nuove generazioni.

È oltremodo importane per le regioni del sud affermare il diritto a decidere dell’uso delle risorse che ci appartengono e non per scelte troppo spesso calate dall’alto e senza il nostro consenso.

Forte deve essere in queste ultime ore l’attività di sensibilizzazione e mobilitazione per far conoscere le ragioni fondamentali che stanno alla base di questa consultazione referendaria e quindi la partecipazione diretta e concreta delle popolazioni tutte alla gestione ed utilizzazione delle risorse naturali che non sono infinite.

Domenica 17 aprile andiamo prima a votare si, poi ci recheremo al mare  per dirgli di aver adempiuto al nostro dovere in sua difesa.

Recuperiamo il potere della democrazia, della partecipazione e l’autonomia dei territori.

Li 14/04/2016
Raffaele Papa
Coord, Prov. Cs Idm