Piattaforma, pignoramenti e santuario: che anno sarà il 2015?

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BISIGNANO Che anno sarà per la città di Sant’Umile? Se lo chiedono i bisignanesi che, dopo anni un po’ travagliati, vogliono vivere un 2015 almeno più tranquillo rispetto al recente passato. Alcuni nodi sono ancora irrisolti mentre altri sono caduti nel dimenticatoio, quasi a voler rimarcare che, tutto sommato, il malessere bisignanese è tanto intenso quanto immediato. Un caso su tutti rimane quello inerente alla piattaforma tecnologica dei rifiuti. Nella seconda parte del 2013 fu siglata la convenzione tra la Regione Calabria e il Comune di Bisignano, in un accordo che prevede la costruzione di una piattaforma capace di accogliere 180mila tonnellate di rifiuti l’anno, in modo da coprire l’aria settentrionale della Calabria. La notizia ha mandato in subbuglio gli agricoltori che, già innervositi dalla crisi economica, si sono sentiti anche poco tutelati dallo stesso Comune, accusandolo di portare un impianto inquinante sul territorio. Dal Municipio, invece, la tesi è rimasta quasi immutata, nel dichiarare che la piattaforma porterà soltanto benefici alla popolazione cratense, a patto che essa sia realmente una struttura all’avanguardia e rispettosa dell’ambiente. Un altro nodo cruciale rimane la vicenda pignoramenti, il caso scoppiato nella scorsa estate. Per i cittadini non in regola con il pagamento dei tributi idrici del 2010 e 2011, e per le tasse sui rifiuti dal 2010 al 2012, sono scattati, infatti, gli atti di pignoramento emessi dal Tribunale di Cosenza. Il tutto per riscuotere, in maniera giuridica, le tasse non pagate: i cittadini hanno subìto il pignoramento nei loro conti correnti per la cifra richiesta, scatenando una serie di proteste che hanno portato la vicenda sino in Parlamento e, ancora oggi, non è stata del tutto risolta per il meglio. Come non citare, infine, il santuario di Sant’Umile che nel febbraio del 2010 fu colpito da uno smottamento dopo una notte di pioggia torrenziale, utile solo per mettere a rischio l’intera struttura. Il luogo è stato riaperto solo in parte, mentre i fedeli attendono da cinque anni una sua completa messa in funzione. Sul piano politico, invece, nel 2015 è alquanto difficile pronosticare qualche mossa nel Consiglio comunale: la città di Bisignano è ben diversa dalla vicina Luzzi, dove già si sono registrati alcuni movimenti tra gli schieramenti. In maggioranza e opposizione, stando anche agli umori delle ultime settimane, i rispettivi leader confermeranno in blocco i loro uomini, ma non si strapperebbero le vesti se, prossimamente, compariranno sui tavoli delle lettere di dimissioni.

Masman