Perché si scrive Acqua ma si legge Democrazia!

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Sabato 20 novembre il Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri” ha promosso un’iniziativa nella città di Bisignano per promuovere la manifestazione regionale che si terrà a Cosenza il 4 dicembre, nell’ambito della giornata nazionale di mobilitazione dei movimenti per l’acqua pubblica con la richiesta di moratoria immediata…

Nel corso dell’iniziativa il Coordinamento ha informato come sempre i Cittadini, presenti in gran numero, sugli effetti della privatizzazione in Italia e nella nostra Regione; la discussione finale ha visto poi la partecipazione dell’ex-presidente della Sorical SpA, Geppino Camo, che, dopo aver elencato i suoi tanti incarichi ricoperti in passato, ha fornito, nel merito delle questioni, risposte che non hanno convinto i partecipanti.

Le questioni riguardanti la privatizzazione delle acque, viceversa, necessitano di risposte chiare e la presenza sempre più numerosa di Cittadini nelle nostre iniziative fanno ben sperare sulla dignità dei Calabresi nel “riappropriarsi” del loro Bene Comune più importante; ed i Cittadini, per rispetto democratico e partecipativo, non possono e non devono essere apostrofati “signor nessuno” soprattutto da chi tanti incarichi pubblici ha ricoperto.

Prima di entrare nel merito delle questioni, è il caso di evidenziare che proprio chi ha rappresentato nelle cariche parlamentari i cittadini operando a difesa degli stessi, e cioè del pubblico, invochi il ricorso al “privato” come panacea di ogni male; coerenza e senso del “pubblico” richiederebbero, invece, di adoperarsi in ogni modo proprio per far funzionare le Pubbliche amministrazioni.

Veniamo adesso nel merito di alcune questioni sorte con la privatizzazione dell’acqua nella nostra Regione e delle informazioni che il nostro Coordinamento fornisce ai sempre più attenti Cittadini.

Mutuo Depfa Bank – Il Coordinamento ha chiesto più volte di sapere chi ha garantito il mutuo da 240 milioni di euro acceso dalla So.Ri.Cal. S.p.A. con la Depfa Bank, istituto coinvolto nello scandalo dei derivati della città di Milano, per escludere, nell’interesse dei Cittadini calabresi, che il garante sia stato, in qualche modo, la parte pubblica della società e cioè la Regione Calabria.

La domanda, rimasta senza risposta, è di maggiore attualità in questi giorni dal momento che la Depfa Bank è una banca irlandese, ovvero di un Paese che sta vivendo una gravissima crisi finanziaria con pesanti ripercussioni sull’economia dei Paesi della Comunità Europea.

Il Coordinamento chiede quindi che venga detto, con chiarezza, che il garante di questo mutuo è il socio privato, la multinazionale francese Veolia, anche in riferimento alla garanzia fideiussoria di 400 miliardi di lire che, per come previsto negli atti contrattuali, doveva rilasciare proprio il Socio privato.

E’ lecito porre questa domanda ed avere una precisa risposta? Noi pensiamo di sì.

Tariffe applicate ai Comuni calabresi – Il Coordinamento, da più di un anno, ha chiesto di verificare la legittimità delle tariffe applicate ai Comuni calabresi facendo presente che la determinazione degli adeguamenti tariffari è di competenza esclusiva del legislatore statale. Abbiamo anche informato i Calabresi che, in tal senso, le tariffe applicate ai nostri Comuni, a tutto il 31 dicembre 2008, hanno subito un aumento illegittimo del 21%. In questa battaglia, che è tutta a favore dei nostri Comuni, non siamo soli; addirittura vi sono state due sentenze della Corte Costituzionale (n.29 e n.142 del 2010) che ha ribadito, con forza, che l’esclusiva competenza degli adeguamenti tariffari è del legislatore statale e non del legislatore regionale. Ci sono state interrogazioni nel Consiglio Regionale della Calabria e, notizia recentissima, addirittura nel Parlamento italiano.

Dunque è lecito porre questa domanda, informare i Cittadini? Noi pensiamo di sì.

Crediti pregressi – I crediti pregressi rappresentano i crediti che vanta la Regione Calabria dai Comuni calabresi per mancato pagamento dei canoni idrici negli anni antecedenti la gestione Sorical SpA; l’importo complessivo stimato è di 500 milioni di euro (circa 1.000 miliardi delle vecchie lire).

Nella Convenzione sottoscritta tra la Regione Calabria e la Sorical, quest’ultima si impegnava a recuperare tali crediti con un rimborso del 2% sull’importo recuperato. Successivamente, con un accordo integrativo, la Sorical ha rinunciato a recuperare i crediti pregressi dei Comuni avendone in cambio lo “sblocco” delle tariffe idriche (per Convenzione le tariffe dovevano rimanere bloccate per 5 anni) ed un canone annuo di concessione di tutti gli acquedotti regionali, fisso ed invariabile, di 500.000,00 euro.

Adesso risulta che la Sorical si interessi della riscossione dei crediti pregressi dei Comuni calabresi.

E’ lecito chiedere quali siano i compensi assicurati alla Sorical per questo incarico e come mai non è stato rivisto un accordo che, di fatto, ha visto una parte recedere? Noi pensiamo di sì.

Investimenti negli Acquedotti calabresi – Nei primi 5 anni dovevano essere realizzati, negli acquedotti regionali, investimenti per quasi 100 milioni di euro.

E’ lecito chiedere se sono stati compiuti e rendere di dominio pubblico l’elenco di tali investimenti? Noi pensiamo di sì.

Queste sono alcune delle problematiche per le quali il Coordinamento ha chiesto, nell’interesse esclusivo dei Calabresi e per la difesa di un Bene Comune, chiarimenti che non sono mai stati forniti.

E’ il caso di ricordare che l’amministratore delegato della Sorical SpA è nominato dal socio privato, dalla Veolia, mentre il presidente rappresenta la “quota” pubblica in quanto nominato direttamente dalla Regione Calabria.

Il presidente è quindi in grado di fornire le risposte, chiare, alle tante problematiche sorte con la gestione dei nostri acquedotti da parte della Sorical S.p.A.; risposte che il Coordinamento chiede da tempo e che devono essere fornite a tutti i Cittadini calabresi.

Non abbiamo intenzione di rivolgere alcun cenno polemico verso l’ex-presidente della Sorical SpA; facciamo semplicemente notare che i vari comitati esistenti in tutta la regione sono costituiti da volontari mentre, e questo è un dato davvero inconfutabile, l’ex-presidente della Sorical SpA, nell’anno 2008, ha percepito un compenso lordo di 191.405,40 euro.

Per quanto riguarda il Coordinamento, continueremo ad organizzare iniziative informando i Cittadini, i tanti “signor nessuno”, che partecipano sempre più numerosi e convinti che la difesa del nostro bene comune più importante, l’Acqua, sia anche la difesa della propria dignità e della propria Terra.

La gestione delle nostre acque, dei nostri Acquedotti, dovrà tornare pubblica, democratica e partecipata. Non potrà accadere? Noi pensiamo di sì!

 Perché si scrive Acqua ma si legge Democrazia !

Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri”