Pd Bisignano:”Una pasqua di solidarietà”

Letture: 4755

Comunicato stampa Pd Bisignano

Il Circolo PD di Bisignano sostiene l’iniziativa del Banco Alimentare – Santa Croce partecipando alla raccolta fondi a sostegno delle cinque famiglie che entreranno a far parte della nostra comunità, proponendo la realizzazione di un torneo di calcio tra le forze politiche, amministratori locali e associazioni, a sostegno dell’iniziativa e finalizzato alla raccolta benefica, da tenersi entro fine aprile presso il Campo Sportivo di Bisignano.
Da cittadini di Bisignano esprimiamo immensa gratitudine verso i promotori dell’iniziativa e le attività commerciali locali che hanno aderito.
A volte compiamo piccoli gesti avendo il timore che questi possano risultare inutili per cambiare il corso delle cose. Spesso sottovalutiamo che con tanti buoni piccoli gesti è possibile migliorare il mondo.

Il pensiero del Pd sul conflitto

Il 24 febbraio il mondo ha ripreso ad ondulare sul filo arrugginito della storia che segnò la divisione tra Usa e Urss alla fine della II guerra mondiale. E la storia si ripete ma purtroppo, citando Gramsci, “non ha scolari”. I popoli e i governi si chiedono se e come sarà possibile ricostruire un clima di pace. Quella che abbiamo conosciuto a lungo negli ultimi decenni, ma che non siamo stati in grado di garantire in tutte le parti del mondo. L’Europa dovrebbe assumere il ruolo importante di mediazione ma appare poco autorevole, divisa sulle posizioni, indecisa e quindi inadeguata. In questo vuoto ideale siamo in balìa delle decisioni di pochi ed è la democrazia a vacillare. Manca l’arte della diplomazia e della ricerca dell’accordo che sono stati determinanti nello scongiurare nuovi conflitti nel Vecchio Continente. La libera circolazione delle merci ed il libero accesso alle fonti di produzione sono riusciti ad abbattere le antiche barriere e con esse gli interessi particolari delle nazioni.
La tradizione politica dalla quale proviene il nostro partito ha avuto un ruolo importante, principale, nel processo di realizzazione di questo traguardo.
Il conflitto tra Russia e Ucraina ci chiama ad essere in prima linea per difendere e custodire il valore della libertà ed impegnarci per l’affermazione della pace.
Crediamo sia fondamentale pretendere il primato della diplomazia, ricercando il dialogo tra le parti, giungendo rapidamente alla conclusione di questa guerra assurda. Considerando gli esiti e il protrarsi del conflitto, affermare l’utilità delle armi come deterrente contro ulteriori aggressioni, si sta dimostrando fallimentare. Le città continuano ad essere martoriate e i soldati da entrambe le parti a cadere. Sul terreno offeso dell’Ucraina altre lacrime innocenti saranno versate dalla popolazione civile ormai stremata.
Alle iniziative a supporto del diritto di difesa e soccorso della popolazione in fuga, bisognerebbe affiancare lo sforzo per mantenere un dialogo aperto tra le parti. L’Europa dovrebbe essere garante di questa mediazione, per una tregua immediata e una tanto attesa fine delle ostilità. Fino a quanto ci sarà ancora tempo e una Ucraina da salvare.
L’Europa è da sempre la porta del mondo. In questa epoca di instabilità abbiamo discusso e ci siamo divisi sul tema dell’accoglienza. Abbiamo imparato che accogliendo si dona la vita. E che a volte, per raggiungerla, si può anche morire. Le nazioni esposte a questo flusso, rappresentano il primo approdo verso un luogo dove riconquistare dignità e smettere di fuggire dai pericoli. Oggi siamo chiamati a una maggiore responsabilità. Le nostre comunità si stanno organizzando per accogliere chi sta scappando dalla guerra. Bambini, donne e uomini che sperano di ritornare presto in quei luoghi oggi tanto afflitti. Dobbiamo prenderci cura del loro immenso bagaglio di umanità.