Orecchie a sventola provvidenziali per un ragazzino accusato di furto

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L’estate scorsa a Bisignano, viene fermato Emanuel Tiberiu, giovane romeno figlio di venditori ambulanti già da tempo residenti in Italia, che si sposta tra la Calabria e la Sardegna.
Il giovane, appena diciottenne fu accusato del furto di 750 euro in un bar di San Demetrio Corone.
Ma Emanuel Tiberiu Ciurar, non avrebbe mai immaginato che le sue ampie orecchie a sventola lo avrebbero salvato da questa condanna per furto.

Il due luglio dello scorso anno, il titolare di un locale a S.Demetrio Corone, dopo essersi allontanato per qualche minuto, ha scoperto al suo ritorno che dalla cassa sono spariti 750 euro.
I militari dell’Arma, giunti rapidamente sul posto, scoprono dal racconto di alcuni passanti che, nell’arco di tempo “incriminato” (intorno alle 14), s’è fermato davanti al bar un motorino di colore scuro con a bordo due giovani: uno di loro è entrato e, poco dopo, è nuovamente montato sulla due ruote con il complice, ripartendo verso la periferia della cittadina arberesche. Oltre alla descrizione fornita dei testimoni, i carabinieri hanno modo di visionare le immagini delle telecamere di sorveglianza piazzate all’interno bar. Alcuni fotogrammi mostrano un ragazzino che prima si guarda intorno e poi, certo di non essere visto, infila le mani dietro il bancone, aprendo la cassa e tirando fuori delle banconote. La registrazione è abbastanza nitida: parte così la caccia al ladruncolo.

Così, quando venne fermato a Bisignano, dopo pochi giorni, Emanuel Tiberiu, viene accompagnato in Caserma e denunciato alla Procura dei minori di Catanzaro. La somiglianza con il “manolesta” del video è impressionante. Anche l’abbigliamento indossato sembra lasciare pochi dubbi. Emanuel si dichiara innocente, e non riesce a capire il perché di quell’incubo.
 
Tuttavia, il procedimento nei suoi confronti è già avviato. Il legale del romeno, l’avvocato Michelangelo Russo, mostra ai giudici del Tribunale dei minorenni di Catanzaro alcune differenze fisiche tra il suo cliente e il ladro immortalato dalle telecamere. Tra queste ci sono le orecchie, larghe e spioventi, che effettivamente non assomigliano per nulla a quelle del piccolo lestofante. I giudici, dopo aver valutato tutte le prove, ma soprattutto dopo aver guardato bene il viso (e le orecchie) dell’ormai maggiorenne Emanuel Tiberiu Ciurar, sono convinti che il ragazzo nulla ha a che fare con il reato di cui è stato accusato. Assolvendolo per non aver commesso il fatto.