Nuovo album per gli Operai Fiat 1100

Letture: 2895

COMUNICATO STAMPA

“Si salvi chi può” all’Unical
Il nuovo album degli Operai della Fiat 1100
Il progetto sarà lanciato il 4 giugno su Musicraiser, il sito di crowdfunding italiano dedicato alla musica.

La chiusura di un ciclo o l’inizio di un nuovo percorso? Gli Operai della Fiat 1100, combo calabrese che per un decennio ha tributato lungo l’intero Belpaese la poetica di Rino Gaetano, dopo una lunga pausa, si è rimesso in movimento e ha dato forma e sostanza a quella che è oggi la sua nuova vita musicale: un progetto inedito, una grandissima sfida e una nuova avventura. La band ora è pronta per lanciare il suo nuovo lavoro, dal titolo “Si salvi chi può”, in uscita domani, mercoledì 4 giugno 2014. Si punta tutto sul brano-manifesto “Joe Lee Rosso”: un grido di denuncia politica, in linea con il percorso che gli Operai hanno portato sempre avanti, anche se stavolta si tocca un tema scottante ed attuale che riguarda l’avvelenamento dei nostri mari. Il progetto verrà lanciato su Musicraiser, il sito di crowdfunding italiano dedicato alla musica, lanciato da Giovanni Gulino, della band Marta sui Tubi, e da Tania Varuni, dj e producer. Con questo nuovo corso, gli Operai maturano così una reale produzione dal basso, una campagna di raccolta fondi, che vuole dare linfa ai nuovi brani che saranno sperimentalmente stampati non sul canonico supporto ma su una memoria di massa usb, consentendo l’inserimento oltre che delle nuovissime canzoni, di importanti contenuti extra tra i quali il videoclip di Joe Lee Rosso (singolo dell’album) girato da Claudio Metallo, autore del documentario “L’avvelenata cronaca di una deriva”, reportage che ricostruisce lo spiaggiamento anomalo della nave dei veleni sui mari calabresi. L’album e il video saranno presentati con una performance dal vivo domani sera, mercoledì 4 giugno, alle ore 22.00, presso l’Anfiteatro polifunzionale dell’Università della Calabria. L’abito sonoro di questo lavoro è decisamente variegato e miscela sapientemente la forma della canzone all’italiana di un decennio fortunato come gli anni ’60, con sonorità che richiamano il brit pop dei ’90. Anche stavolta, l’ironia della band è acutissima. Dissacratori nei confronti dei principali paradossi del nostro Paese, gli Operai raccontano criticità e cambiamenti sociali, terre massacrate dai silenzi politici e nuove culture da armare intellettualmente. Il gruppo dà sostanza e invita palesemente, attraverso il linguaggio musicale, ad una presa di coscienza proponendo la tutela dei propri territori in modo condiviso e consapevole, come unica scialuppa di sopravvivenza. Proprio per questo motivo, insieme al Comitato Natale De Grazia, gli Operai sosterranno una campagna di racconto e sensibilizzazione sul tema.