Noi vogliamo solo giocare a calcio

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La lettera-sfogo di Alessio Guido, dopo quanto avvenuto nel match Saracena-Kratos Bisignano

Come avevamo anticipato qualche giorno fa ci saremmo riproposti di parlare di alcuni episodi a… sangue freddo.

Nella partita di recupero Saracena-Kratos di qualche giorno fa, due nostri tesserati (nei minuti di recupero e immediatamente dopo il gol del 2-1 per la nostra formazione) sono stati letteralmente aggrediti a palla lontana. Il primo se l’è cavata “soltanto” con una sonora sberla mentre il secondo ha ricevuto una testata in pieno viso ed è stato immediatamente trasportato al Pronto Soccorso di Castrovillari dove gli è stata diagnosticata la frattura del setto nasale. Il primo episodio non è stato visto dall’arbitro e quindi non punito in campo mentre il secondo è stato visto e punito con il cartellino rosso.

Dato atto alla società Saracena di essersi immediatamente scusata con la società Kratos e con il tesserato in questione e di aver immediatamente condannato il gesto e il proprio tesserato per la follia commessa, restiamo veramente basiti nel leggere le decisioni del giudice sportivo pubblicate sul comunicato n°26 del 30/01/2020: solo 2 giornate di squalifica.

Da ciò quindi si deduce che essere violenti, rischiare di arrecare seri danni alla salute di persone che, è bene ricordarlo, in terza categoria giocano solo per passatempo è qualcosa di tranquillamente tollerato e al massimo punito alla stregua di una protesta veemente per un gol annullato.

Dare due giornate a un calciatore che, a palla lontana, ha volontariamente colpito un nostro giocatore dandogli con una violenza assurda una testata e rompendogli il setto nasale non ci fa parlare di sport ma di follia!!!

La cattiveria ma allo stesso tempo la consapevolezza di chi in quel momento vuole fare del male, non rendendosi conto del contesto e della gravità del gesto, non la digeriamo.

L’episodio è stato visto dal direttore di gara e dalle forze dell’Ordine ma a quanto pare è stato catalogato come “ordinaria amministrazione”.

Per noi lo sport è unione, fair-play, rispetto e fare calcio ma nelle condizioni necessarie per poterlo fare e quando succedono queste cose la domanda nasce spontanea: “ma chi ce lo fa fare?????”

Ha perso il calcio e ha perso il sistema giustizia che sta al suo interno.

Ci sentiamo offesi e mortificati.

Ai nostri due tesserati rinnoviamo la vicinanza per quanto accaduto sperando di non doverci più ritrovare a commentare follie del genere e, ancora peggio, il fatto che vengano tranquillamente tollerate da chi invece le dovrebbe condannare con forza.

Il vicepresidente Alessio Guido