Nicoletti al sindaco:”Questo è modo di amministrare una città?”

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Dopo qualche giorno dall’ultimo consiglio comunale, continuano le critiche verso l’Amministrazione Comunale di Bisignano, nella fattispecie è il consigliere Lucantonio Nicoletti che si distacca dal modo di fare politica dell’Amministrazione Lo Giudice.

“A Settembre avevi dimenticato che iniziava la scuola, poi ti sei dimenticato che devi (ogni tanto) pagare la ditta della Raccolta rifiuti” – scrive Nicoletti in un post sui social, rivolgendosi al sindaco, in merito anche alle ultime vicende legate allo sciopero dei lavoratori della raccolta differenziata. “Poi sempre perché hai la memoria corta dimentichi di far partire l assistenza ai disabili (10 BAMBINI disabili che non possono avere sostegno) solo perché sei un incapace”.

Critiche rivolte anche al vicesindaco di Bisignano, perchè molti problemi che attanagliano la città secondo Nicoletti “sono di sua competenza” e sulle condizioni generali della città, il consigliere continua “Tutti gli stipendi di Bisignano sono bloccati, per colpa di questo modo di fare politica e la gente non può più permettersi di comprare il pane. Figuriamoci se può pagare i tributi. C’è anche chi è malato e non può permettersi le visite”.

Sempre verso il sindaco Lucantonio Nicoletti attacca: “Ti dimentichi di procurare atti per arrivare FONDI alla CASA di RIPOSO, non sai trovare soluzione per riprendere i LAVORI DELLA CASERMA bloccati, ora ti raccomando LUNEDI non fare partire neanche la MENSA e poi per chiudere in bellezza perdiamo i finanziamenti per il NIDO COMUNALE. Ma di cosa stiamo parlando ma non ti vergogni neanche un po’”. Nicoletti conclude: “Non c’è bisogno di fare proclami per le dimissioni perchè la situazione è visibile agli occhi di tutti” e rivolgendosi sempre all’amministrazione dice “Decidete voi stessi se dovete continuare o meno. Io al vostro posto mi vergognerei”.

Ė intervenuta inoltre Gina Amodio, che si è recata presso il Municipio con dei sacchi pieni di rifiuti affermando le seguenti parole: “La SALUTE è un diritto garantito dalla Costituzione italiana: i cittadini non devono essere costretti a vivere nell’immondizia, con tutti i rischi annessi e connessi, anche in termini di igiene. Vediamo, quindi, come farsi valere in queste circostanze”.