Monitoraggio sanitario, il punto

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Nella sala consiliare si è svolto un incontro sanitario, intanto per ribadire come la situazione Nazionale e Regionale ha evidenziato come i medici del territorio, siano indispensabili nella gestione di una buona e coerente prevenzione, lasciata in mano solo agli ospedali, facendo diventare emergenza nosocomiale quella che poteva essere invece una sana gestione da parte del territorio.
L’amministrazione ha ribadito come i medici locali sono il punto di riferimento, presenti per coordinare al meglio insieme all’Autorità Sanitaria Locale la gestione delle richieste al Dipartimento di Prevenzione dei necessari mezzi (Tamponi, indagini sierologiche) secondo i protocolli scientifici e tecnologici in loro possesso.
Per l’ente:”È necessario continuare a mettere in atto tutte le misure di prevenzione, controllo e programmazione rapportandosi con il proprio Medico Curante. Usare la mascherina negli ambienti chiusi, al contatto con altre persone, non è solo un obbligo, ma un segno di rispetto, così come il saluto che si dà agli altri. Lavarsi le mani spesso ed evitare assembramenti fanno da cornice a tutto ciò. Le mascherine non sono soggetto all’obbligo nei bambini al sotto dei sei anni, ma se ne consiglia l’uso a partire dal 3° anno di vita”.

E ancora:”È auspicabile da parte dei medici, avere la possibilità di richiedere direttamente e soprattutto in tempo reale tamponi e altri presidi diagnostici necessari per la salvaguardia della salute individuale. È una battaglia di civiltà. La ripresa autunnale non ci deve cogliere impreparati, visto che nel mese di ottobre potrebbero verificarsi nuovi casi”.

Sulle vaccinazioni:”Attualmente vengono eseguiti c/o Ufficio Vaccinazioni di Taverna di Montalto Uffugo, dovendosi adeguare la struttura ai nuovi dispositivi di sicurezza e distanziamento visto che attualmente erano presenti ambulatori specialisti nella stessa ala dove si eseguivano le vaccinazioni. Verranno a breve attivate in altra ala con le nuove norme anche in virtù dell’importanza dell’attività vaccinale, allargata a tutti i soggetti a rischio attraverso la vaccinazione antinfluenzale e antipneumococcica (già prevista nei bambini) che dovrà partire alla ripresa autunnale”.
E sui test sierologici:” Ogni fase necessita del giusto approccio, la validità dei test sierologici è innegabile ed auspicabile, ma pensiamo che da qui ad un mese (altra fase) sarà necessario parlarne meglio e bene. Sappiamo bene che sono importanti per stimare la diffusione del virus, l’avvenuta esposizione, l’identificazione degli asintomatici e per la definizione del tasso di letalità, ma non se gli anticorpi persistono per lungo tempo e se sono abbastanza per proteggerci dalla malattia. Il Comitato Tecnico Scientifico ha disposto l’EFFETTUAZIONE di 150.000 TEST SIEROLOGICI su tutto il territorio Nazionale per avere un quadro epidemiologico chiaro sulla diffusione del virus. Senza i test molecolari (Tamponi) o associati ai tamponi non si ottiene il risultato sperato. E comunque un test sierologico singolo in questa fase in cui bisogna tracciare i contatti potrebbe essere poco utile, dato che inizialmente ci vogliono almeno due settimane, per la formazione degli anticorpi e quindi non escluderebbe una infezione in atto. Da qui ad un mese speriamo di ribaltare tutto questo ragionamento”.