Mondadori Lamezia presenta “Prima di andare via” di Massimo Maneggio

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Alle 18 nella sede lametina della Mondadori (corso Giovanni Nicotera) sarà presentato “Prima di andare via” di Massimo Maneggio. Dialogano con l’autore Antonio Pagliuso (editor e redattore LameziaTerme.it) e Ornella Gallo (assessore alla cultura del Comune di Bisignano).

“Prima di andare via”, un libro dedicato a tutti quelli, giornalisti e non, che pur avendo talento non avranno mai la loro occasione.

“Era gente come lui, che non aveva mai avuto l’occasione di una promozione in carriera, non teneva padrini o collocazioni politiche tali da poter ricevere una necessaria raccomandazione. Erano giornalisti di provincia, nessuno avrebbe portato loro rispetto se non per avanzare qualche favore personale”. L’ultimo romanzo di Massimo Maneggio presenta l’indiscusso pregio di condurre il lettore in medias res fin dall’ouverture che sbalza ‘in prima linea’ il protagonista, Bruno Cerasi, “un giornalista precario, uno dei tanti tenuti sulla soglia sottile della miseria grazie a un contratto co.co.co. rinnovato ogni anno”.
Falco Editore

Ecco alcuni estratti dal libro che si può acquistare on line:

https://www.ibs.it/prima-di-andare-via-libro-massimo-maneggio/e/9788868293123

https://www.amazon.it/Prima-andare-via-Massimo-Maneggio/dp/8868293129

«Bruno Cerasi era un giornalista precario, uno dei tanti tenuti sulla soglia sottile della miseria grazie a un contratto co.co.co. rinnovato ogni anno. Pochi contributi, miraggio ancora lontanissimo quello della pensione.»

«Fausto e Bruno osservavano con pazienza la situazione, apparentemente tranquilla e senza scossoni, fin quando non si udiva il macabro suono di un sms proprio sul cellulare di Bruno. In quel messaggino, arrivato in maniera anonima, c’era una richiesta particolare, ovvero un incontro presso la parte esterna dell’albergo.»

«Da giovane era un sognatore, a torto marcio. Avrebbe voluto studiare fuori dai propri confini, in qualche bella e accogliente scuola di giornalismo. […] Frassabatina aveva una rete di collegamenti stradali pari all’Abissinia.»

«Perché sono diventato giornalista? Perché è meglio fare questo che lavorare, vabbè, questo lo pensano in tanti.»