Moby Prince, una tragedia in attesa di giustizia

Letture: 4985

 

Il disastro del Moby Prince ha sconvolto l’Italia: è stato un sinistro marittimo avvenuto la sera del 10 aprile 1991, quando il traghetto Moby Prince, di proprietà della Nav.Ar.Ma., entrò in collisione con la petroliera Agip Abruzzo nella rada del porto di Livorno.

Il 10 aprile del 1991 il traghetto della Navarma partì da Livorno diretto a Olbia con a bordo 141 persone, tra passeggeri e membri dell’equipaggio. A 2 miglia e mezzo dal porto entrò in collisione con la petroliera Agip Abruzzo: si sviluppò un violento incendio e alla fine si contarono 140 vittime e un solo sopravvissuto, il mozzo napoletano Alessio Bertrand.
I familiari delle vittime hanno contestato per anni la verità processuale secondo la quale alla base della tragedia c’erano la presenza della nebbia e un errore umano.
Nel 2018 una commissione parlamentare d’inchiesta ha sostanzialmente ribaltato la ricostruzione ufficiale dei fatti.  Da leggere —  Lo speciale previsto dalla Rai 

moby prince striscione
Santa Sofia d’Epiro vuole verità e giustizia per il Moby Prince

Santa Sofia d’Epiro vuole la verità

A più di 30 anni dalla strage, sul locale è Santa Sofia d’Epiro a chiedere giustizia, come dichiarato dal sindaco Daniele Atanasio Sisca: “Invito i sofioti a condividere l’immagine affissa da oggi sulla facciata del nostro Municipio affinché giunta il messaggio alle autorità competenti e venga fatta giustizia – una volta per tutte – nei confronti delle 140 persone che il 10 aprile 1991 persero la vita nel rogo del Moby Prince. Giunga il pensiero di vicinanza ai famigliari del nostro concittadino Nicodemo Baffa e ai famigliari di tutte le vittime”.