Medici di famiglia a Bisignano, il punto della situazione

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La carenza di medici di famiglia in Italia è un problema complesso e multifattoriale, influenzato da diversi fattori considerando come molti medici di famiglia stanno raggiungendo l’età pensionistica, e non sempre vengono sostituiti prontamente con nuovi professionisti. A ciò si aggiunge la mancanza di incentivi e condizioni di lavoro sfavorevoli, il percorso formativo può essere lungo e complesso, e spesso i giovani medici preferiscono specializzarsi in altre branche della medicina più ambite o remunerative.

La presenza di medici di famiglia è particolarmente scarsa a causa della difficoltà di attrarre professionisti in queste aree, il modello di pagamento e le modalità di remunerazione possono contribuire a una percezione di insoddisfazione professionale e alla difficoltà di attrarre nuovi medici, e le decisioni a livello nazionale o regionale possono influenzare le strategie di assunzione, formazione e distribuzione dei medici di famiglia.

Per affrontare questa carenza, è necessario chiaramente un intervento integrato che includa incentivi economici, miglioramenti nelle condizioni di lavoro, politiche di formazione e reclutamento mirate, e strategie per ridurre le disparità territoriali.

Anche a Bisignano c’è un problema di non poco conto, e ne abbiamo parlato con il consigliere Elio Rago: “Nel nostro territorio, abbiamo i dott. Messina, Vilardi, Russo, Cucumo, Chimento titolari nel paese di Bisignano. Le dottoresse Abate, Greco sono titolari a Luzzi, Malvasi a Montalto e hanno qualche centinaia di pazienti della nostra città. Alcuni di loro andranno in quiescenza professionale nei prossimi anni, sarà difficile poter sopperire al rinnovamento generazionale”.

Il consigliere ricorda il suo impegno: “L’amministrazione comunale ha intavolato un rapporto col direttore distrettuale e con i commissari straordinari di qualche tempo fa (anno 2021), ma non possiamo intervenire materialmente. L’a.c. ha stretto un patto con i vertici sanitari, ovvero di poter inserire un nuovo professionista nel nostro territorio qualora ci sia la possibilità nel breve-medio periodo. La situazione è che c’è una carenza oggettiva dei medici, in tutti i reparti sanitari mancano professionisti del settore”.

Sull’allarmismo creato in paese, Rago aggiunge: “Il cambio del libretto non è possibile al momento perché i dottori hanno esaurito i loro posti disponibili, e nemmeno vado a sindacare l’operato degli attuali medici di famiglia. Più volte avevo avvisato la popolazione di fare una scelta medica ben precisa, ovvero di avere un dottore di base: mancavano più cinquecento scelte fisse sul professionista da scegliere. L’invito del consigliere è andato nel dimenticatoio…”