Medaglia olimpica per la calabrese Rosalba Forciniti

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Nella seconda giornata di gare a Londra 2012 ad entusiasmare il popolo italiano, ci ha pensato Rosalba Forciniti, medaglia di bronzo nel judo e prima donna calabrese a salire sul podio nella storia delle Olimpiadi. La cosentina, ha battuto la lussemburghese Marie Muller per verdetto dei giudici. «Le buone ragazze vanno in paradiso, le cattive ragazze vanno…a Londra!» è quello che si legge sulla maglia mostrata da Rosalba dopo la vittoria. E lei non lo nasconde. “In gara sono un maschiaccio – dice – anche se non rinuncio alla mia femminilità appena fuori dal tatami”.

«I love you Papi, Papi», ha gridato la judoka di Cosenza dopo la fine del suo incontro, sempre a favore di telecamera, indirizzandosi al padre Domenico presente in tribuna. Non era mai successo infatti che un’atleta calabrese salisse su un podio in 30 edizioni olimpiche.

A lei, oltre al prezioso metallo, anche la medaglia della simpatia: “Questa potrebbe essere la mia prima ed unica volta ai Giochi”, il commento dell’azzurra.

Anche il calabrese Rino Gattuso, campione del mondo 2006 ha fatto i complimenti a Rosalba. Infatti il calciatore ha chiamato l’atleta, prendendo in preteso la comune origine. “Che emozione, un campione del mondo”, ha detto la Forciniti. Ma Gattuso ha risposto: “No, l’emozione è mia. La campionessa sei tu”.

Così è grande festa a Lungobucco nel cosentino, paese di origine di Rosalba Forciniti, In molti hanno seguito sul maxischermo la sfida per il terzo e quarto posto in cui la judoca calabrese ha trionfato sulla lussenburghese Marie Muller. Anche il sindaco del paese della Sila e’ entusiasta della vittoria della sua compaesana:  “Siamo orgogliosi. E’ una ragazza che abbiamo visto crescere a Longobucco, anche atleticamente”.

Felicitazioni sono state espresse anche dal governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti. “Dal profondo del nostro cuore – dichiara – speriamo vivamente che la Forciniti continui a regalare, alla sua terra e all’Italia, le emozioni che solo lo sport sa dare, ma siamo altrettanto convinti che la sua volonta’ di concentrarsi nell’Arma dei Carabinieri sia una scelta importante per la sua professione”.