Maurizio Alfano, un bis letterario

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copertine_razzistipebene_(2)Presentazione del libro “Italiani razzisti per bene” di Maurizio Alfano edito da Aracne, che si terrà venerdì 27 novembre alle 18.00 in libreria Ubik. Modera: Francesca Caruso. Discuteranno con l’autore: Padre Eugenio Clemenza (OMF);  Berraou Ahmed (Comunità Islamica) Silvana Guglielmo; Giuseppe Giudiceandrea. 
Assistiamo da tempo a una dislocazione di fase che mutua il suo parlare del fenomeno migrazioni, seppur con accenti negativi e discriminatori in una fenomenologia delle migrazioni, corroborata da credenze, notizie, post e twitter privi di riscontro o di minima significanza. Si porta in scena, online dunque, una rappresentazione dei migranti alla quale abdicano tanto la generazione dei primitivi digitali, quanto quella dei suoi antenati che nulla ha a che vedere con i numeri, o i fatti che le migrazioni nel nostro Paese, di contro, raccontano. Diventando così, per la stragrande maggioranza degli italiani, l’unica causa di ogni nostro male. E poi, è il significato dei sinonimi o dei contrari a prevalere nelle scelte che riguardano la vita di uomini e donne straniere o comunitarie che vivono nel nostro Paese? Siamo in un Paese che include o esclude? Siamo un Paese tollerante o intollerante? Uccidiamo il vitello grasso, per i fratelli e le sorelle migranti, diamo a essi ristoro come nella tenda di Abramo, o chiudiamo tende e frontiere e distribuiamo solo carità? E ancora, chi ha fatto meglio in Italia sul tema della regolarizzazione dei clandestini, o sui flussi in entrata dei migranti, la destra o la sinistra? Siamo sicuri di saper rispondere? Siamo diventati dunque, davvero razzisti perbene?
Maurizio Alfano è laureato in Scienze sociali per lo Sviluppo, la cooperazione e la pace presso l’Università della Calabria. Ha effettuato ricerca su un campione di emigrati italiani e sulla percezione che hanno degli stranieri presenti in Italia; osservazione partecipante sulle condizioni dei rom rumeni. Partecipa alla Sesta conferenza Espanet 2013 con un paper sul ruolo delle reti informali e sulla loro capacità di costruire nuove comunità transnazionali stabili. Si occupa di migranti, migrazioni e di Rom di etnia rumena, bulgara e serba in particolare, nei campi di Cosenza, Scampia, Giugliano e Prokuplje occupandosi della loro integrazione urbana ed economica.