Luzzi, D’Acri è perplesso

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LUZZI «Questa amministrazione si conferma l’amministrazione delle tasse». A passare all’attacco il responsabile del Pd di Luzzi, Angelo D’Acri. «Oltre ai salassi presentati alle famiglie all’inizio dell’inverno, molti cittadini vedono recapitarsi a casa accertamenti Ici per gli anni precedenti. Su questo vorrei avvisare i nostri concittadini che hanno ricevuto in questi giorni l’accertamento, di verificare la legittimità del pagamento che potrebbe non essere dovuto in alcuni casi. Mi spiace anche tornare sulla questione della gestione delle scuole e del trasporto scolastico. In alcuni plessi alla ripresa dell’anno scolastico non è garantito un sufficiente livello di riscaldamento dei locali frequentati dai bambini e dal personale. Già tra il 21 e il 24 di settembre 2014 avevamo chiesto, come Pd Luzzi, di avere chiarezza sulla situazione del trasporto scolastico, perché ricordiamo che anche ad inizio anno i bambini che frequentano le scuole primarie e dell’infanzia a Luzzi sono rimasti a piedi per diversi giorni. Non cambia la storia ad inizio anno, lo sbandierato appalto concluso è l’ennesima bugia, i pulmini non partono e non si sa quando partiranno, nel frattempo». Alla luce di quest’analisi particolarmente critica, D’Acri invoca anche «chiarezza» su tutto e anche «verso i dipendenti comunali e i lavoratori. Il Pd attraverso i consiglieri comunali Fazio e Ferraro aveva augurato buon lavoro e fatto un in bocca al lupo al neo assessore Borchetta e il sindaco aveva presentato la nuova giunta, ma vista la ripartenza della macchina amministrativa nel 2015, mi chiedo se, licenziato il “problema Molinaro”, al giro di boa di una legislatura i cui effetti sono sotto gli occhi e nelle tasche di tutti, con un inizio infelice del 2015,sia davvero  questo il cambio di passo annunciato. Ai consiglieri di maggioranza, Dima, La Marca, Garritano e Montalto, per senso di responsabilità, chiedo se ritengono sia questa la strada da proseguire da parte di questa giunta per dare una svolta a questa legislatura».

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