L’Oliocolli Besidiae sarà presto rilanciata

Letture: 2969

La proprietà dell’Oliocolli Besidiae srl non pensa di chiudere l’attività legata allo stoccaggio delle olive ma sta cercando di rilanciare, complessivamente, un’azienda che fino ad oggi è stata solo in perdita. Infatti, seppure l’azienda è datata 1995, gli attuali proprietari l’hanno rilevata nel 2003 con un investimento, per risanamento debiti e pendenze, pari a sei miliardi delle vecchie lire…

Al momento, viene chiarito, l’intenzione della proprietà non è quella di chiudere ma solo sospendere l’attività in attesa, fra l’altro, che venga perfezionato un contratto di gestione, sempre nel ramo oleario, quindi attinente con la vocazione del territorio. Se questa operazione dovesse andare in porto, i primi ad essere reintegrati saranno i dipendenti appena licenziati. La proprietà è giunta alla determinazione di sospendere l’attività dopo avere analizzato i dati contabili che vedono l’azienda, come si evince dai bilanci, in costante perdita dal momento dell’acquisto (2003) ad oggi. Ne è riprova il fatto che i soci hanno dovuto portare capitali propri per evitare il fallimento dell’azienda e quindi chiudere definitivamente i battenti. Da annotare, inoltre, due avvenimenti non di poco conto che sono i furti che la società ha dovuto sopportare. Infatti, fra il 2005 e il 2009, ci sono stati due furti che hanno messo in ginocchio la già precaria situazione economica con una sottrazione di prodotto oleario di circa mille quintali, per un valore commerciale che si aggira attorno ai 400mila euro. Avvenimenti che, viene chiarito, hanno fiaccato lo spirito imprenditoriale della proprietà che si è determinata per la sospensione dell’attività. A questo c’è da aggiungere che il prodotto commercializzato, olio di oliva di qualità, non è mai riuscito ad imporsi sul mercato sia per le alte spese di gestione, sia per la molta concorrenza di marchi già affermati. Infine, a mettere in ginocchio l’azienda sono anche le alte spese di gestione a cui è soggetta che vanno dai tributi alle spese correnti. Insomma, nonostante i problemi, la notizia confortante è che l’Oliocolli resta sul mercato ed anzi, superato questo periodo, potrebbe ridare sfogo alla crisi occupazionale della zona e portare reali benefici economici al territorio. Rino Giovinco