Lancette un’ora avanti. Stanotte torna l’ora legale

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Questa notte torna l’ora legale. Nella notte tra sabato 28 e domenica 29 marzo si passerà dall’ora solare all’ora legale quindi le lancette dovranno essere portate avanti di un ora.

Lancette da spostare in avanti: come di consueto bisognerà spostare l’orario passando direttamente dalle 2:00 alle ore 3:00. Grazie alla tecnologia avverrà tutto in automatico sui nostri dispositivi: solo chi ha orologi da polso o da parete dovrà effettivamente ricordarsi di spostare le lancette.

Sarà, per i primi giorni, più buio la mattina ma “farà notte” più tardi. E questa notte, l’arrivo dell’ora legale ci “donerà” quindi sessanta minuti in meno di sonno.

Cambio ora, sarà l’ultima volta? Potrebbe davvero essere l’ultima volta che spostiamo le lancette dell’orologio? Il Parlamento Europeo si è detto favorevole all’abolizione dell’ora legale a partire dal 2021 ma lasciando facoltà a ogni paese membro di stabilire quale fuso orario adottare. Il governo italiano però si è opposto alla decisione comunicando l’intenzione di mantenere il cambio di ora. Allo stato attuale, quindi, da noi la situazione resterà com’è. Salvo ripensamenti da parte del governo, quindi, il prossimo 25 ottobre dovremmo riportare indietro le lancette per tornare nell’ora solare.

Cambio dell’ora e quarantena: Stando a quanto spiegato da molti esperti il cambio dell’ora può generare disturbi del sonno e peggioramenti dell’umore. E la pandemia che ha costretto gli italiani a modificare le abitudini, li avrebbe resi ancora più vulnerabili di fronte a questo appuntamento che influisce sui bioritmi anche in tempi normali.

Ma i pareri sulla questione sono contrastanti: “Entrerà l’ora legale, con una modifica che può portare in alcuni la necessità di una fase di adattamento, ma i ritmi più calmi imposti dalla vita spesa in casa per l’emergenza legata al nuovo coronavirus, potrebbero giocare a favore, rendendo il cambiamento meno impattante”. A spiegare questo è Enrico Zanalda, presidente della Società italiana di psichiatria (Sip). “In casa – evidenzia Zanalda – è bene mantenere i ritmi abituali: il fatto che tutto sia chiuso di sera e non si possa uscire ci avvicina a uno stile di vita più simile a quello dei nostri avi, che non andavano fuori al ristorante o a teatro. Certo, la TV può rimanere accesa anche tutta la notte, ma si ha la possibilità di guardarla in altri momenti della giornata. In più, credo che non essendoci l’impegno, per molti, dell’alzarsi alla stessa ora per andare a lavorare o a scuola il cambio dell’ora dovrebbe essere meno fastidioso”.