La replica al comunicato di Riparti Bisignano pubblicata due giorni fa non si è fatta attendere. Il gruppo di Bisignano Futura ha così risposto in maniera articolata, evidenziando i progressi e il percorso dell’amministrazione comunale
Da “Riparti Bisignano” parole vuote e luoghi comuni
La Politica, nel senso più ampio del termine, è una possibilità, uno strumento importante e sensazionale in cui l’impegno rompe la mediocrità dell’agire quotidiano per disporsi su un piano etico rilevante. Purtroppo, non sempre e non per tutti i protagonisti della politica locale tutto ciò si avvera.
È una delle prime constatazioni negative che ci viene da fare dopo aver letto la nota del gruppo “Riparti Bisignano”, capeggiato dalla consigliera comunale Veronique Capalbo, in cui l’agire e il fare politica si traduce nel solito scriteriato e deleterio appello rivolto ai cittadini per segnalare la propria esistenza politica e per disprezzare il sindaco.
Evidentemente, la sconfitta elettorale di quattro anni fa brucia ancora e continua a portarsi dietro inguaribili e astiosi strascichi di campagna elettorale. Una deriva politica che è inconciliabile con un percorso vero di crescita sociale e culturale. Come valutare altrimenti le stucchevoli, sprezzanti, ingannevoli e menzognere affermazioni che vengono dette nella nota di “Riparti Bisignano”, tese solo a screditare l’operato del sindaco e dell’Amministrazione Comunale?
La consigliera Capalbo, e non solo lei, ha come unico punto programmatico quello di “gufare” l’Amministrazione Comunale, sperando in elezioni anticipate. Invero, dovrebbe concentrarsi sui problemi che ha all’interno del suo gruppo, prima di occuparsi di quelli altrui. Ci dispiace contraddirla, ma dovrà aspettare fino a giugno 2027, quando la lista “Bisignano Futura” gli impartirà un’altra cocente sconfitta elettorale. Del tutto fuori luogo e denigrante è stato paragonare la persona del sindaco alla figura di Don Abbondio. Il personaggio manzoniano dei promessi sposi, infatti, non avrebbe mai avuto il coraggio di mostrare la sua autorevolezza a chicchessia. Probabilmente colui o colei che ha redatto la nota di “Riparti Bisignano” aveva uno specchio davanti a sé e ha visto il suo riflesso. Sul ritiro delle deleghe all’assessore ai LL.PP. ne discuteremo nella sede opportuna, di certo non è l’analisi pretestuosa della Capalbo o altri commenti ipocriti che turbano il sindaco Fucile.
La politica, per quanto ci riguarda, non è quella di cui parla la capogruppo di “Riparti Bisignano” e neanche quella deprimente di alcuni commenti che si fanno sui social che possiamo definire come il chiacchiericcio tra Anastasia e Genoveffa, sorellastre di Cenerentola, ma è servizio, è passione civile, è desiderio di partecipare alla vita della comunità, facendoci carico dell’altro con una scelta di servizio leale e sincero.
Per quanto riguarda le elezioni regionali ricordiamo che l’Amministrazione comunale è composta da diverse forze politiche. Appartenere a un partito significa condividere i suoi valori e le sue battaglie, partecipare ai suoi momenti di formazione, alle sue iniziative pubbliche, alle mobilitazioni e decisioni. Di conseguenza, richiede il sostegno alle competizioni elettorali. Per tale motivo i membri della maggioranza si sono schierati pubblicamente a sostegno dei loro partiti di appartenenza.
Questa coerenza e trasparenza politica, invece, non è nelle corde della consigliera Capalbo. Anche in questa competizione elettorale la sua ambiguità ha regnato sovrana.
Ancora una volta, nello sferrare i suoi attacchi immotivati e ingenerosi, dimostra di essere politicamente scorretta, priva di argomentazioni e disinformata. E non poteva essere altrimenti, considerato che le rare volte che si è recata in Municipio, ha chiesto informazioni soprattutto sulla gestione dei Lavori Pubblici.
Ignora che il Piano Strutturale Comunale è già stato consegnato in Comune con tutti i pareri necessari e che presto sarà portato in Consiglio comunale per l’adozione definitiva. Ignora che sono ripresi i lavori della fognatura nella zona valliva, lavori che avevano avuto una battuta d’arresto a causa di una denuncia presso la Procura della Repubblica e ad altri organi di controllo, che reca anche la sua firma e che ha avuto il solo merito di penalizzare i cittadini che abitano in queste contrade e che sono prive del servizio fognario. La consigliera Capalbo ignora tantissime altre cose che questa Amministrazione ha realizzato in soli quattro anni. Per cosa sarà ricordata l’Amministrazione guidata da Francesco Fucile? Per aver mandato via dal depuratore comunale, dopo 30 anni, la Consuleco; per la riapertura della Chiesa della Riforma dopo 14 anni; per aver ottenuto, dopo 8 anni, l’autonomia scolastica dell’IIS ITI LS Bisignano-Liceo Luzzi; per aver attivato la procedura di stabilizzazione per 16 Tirocinanti d’Inclusione Sociale (TIS); per aver messo in sicurezza diversi edifici scolastici e averne riaperto altri dopo diversi anni dalla chiusura; per aver ridato dignità allo sport locale con l’ottenimento di due finanziamenti per la messa a norma dello Stadio comunale e per la rigenerazione del Palazzetto Sport (dopo 20 anni); per aver ottenuto un finanziamento per la messa in sicurezza del Fiume Crati e della fiumara Duglia; per aver ottenuto un finanziamento per mettere in sicurezza Via Sellitte; per aver permesso la ristrutturazione dell’Ambulatorio (dopo 40 anni); per aver dato decoro alle abitazioni dell’ex macello; per aver rilanciato, dopo tantissimi anni, le politiche sociali comunali attraverso il potenziamento di numerosi servizi: asili nido, progetti per l’accoglienza, sostegno alle famiglie in difficoltà e attenzione per la disabilità; per aver valorizzato la Biblioteca Comunale; per aver realizzato il Caffè Letterario; per aver permesso l’insediamento del Polo Didattico Culturale “Sant’Umile” in convenzione con l’Università Giustino Fortunato; per aver finanziato l’apertura di nuove attività commerciali nel Centro Storico; per aver promosso patti di gemellaggio; per aver conferito la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto. Il sindaco Fucile e la sua Amministrazione saranno ricordati ancora per aver dato al Centro Studi il Palio la possibilità di realizzare un Museo su una delle nostre più belle e partecipate tradizioni culturali; per aver dato alla famiglia De Bonis la possibilità di realizzare il Museo della Liuteria e, soprattutto, perché toglierà il Comune di Bisignano dal dissesto finanziario. L’elenco delle cose realizzate è molto più lungo. Per tutti questi fatti, rigettiamo senza esitazione le critiche che muove la Capalbo e il suo gruppo all’Amministrazione Comunale e al sindaco in particolare, in quanto le sue affermazioni non trovano riscontro obiettivo nella realtà e sono tese solo a dare un’immagine negativa della Città di Bisignano. Ma questa cosa è risaputa da tempo e se ne accorgerà alle prossime elezioni amministrative del 2027.
Bisignano Futura