La CONSAP dice: “No alla chiusura selvaggia di centinaia di uffici di polizia..”

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COMUNICATO STAMPA – La CONSAP dice: “No alla chiusura selvaggia di centinaia di uffici di polizia, no alla chiusura del Posto di Polizia Ferroviaria di Vaglio Lise e della Sezione di Polizia Postale di Cosenza. Giu’ le mani dalla sicurezza dei cittadini. Il Prefetto ed il Questore di Cosenza dicano No alla chiusura.”

La sconfortante notizia arriva direttamente dal Dipartimento della PS che qualche giorno fa ha comunicato l’ultimazione di uno studio sulla revisione dei presidi e degli uffici della Polizia di Stato su tutto il territorio nazionale in funzione di una conclamata carenza di organico che avrebbe reso necessaria un’articolata razionalizzazione delle risorse e dei presidi in considerazione dell’attuale disponibilità di personale che non aumenterà in futuro.
Dalla comunicazione del Dipartimento è emersa una volontà, di fatto già preordinata e definitiva dell’Amministrazione, di voler stravolgere alcuni settori delle Specialità attraverso una chiusura irrazionale di alcuni Compartimenti e dei presidi oggi esistenti, oltre che la chiusura e accorpamenti anche di numerosi Commissariati distaccati che genererà una mobilità del personale interessando migliaia di unità.
Lo stesso Dipartimento ha poi precisato che a riguardo avrebbe richiesto il prescritto parere alle Autorità provinciali di P.S., Prefetti e Questori, prima di inviare l’intero progetto al Sindacato per il confronto.
A Cosenza sarebbero principalmente a rischio di chiusura i presidi di polizia presso la locale stazione ferroviaria e la sezione di polizia postale sita all’interno dell’edificio delle poste di Piazza Crispi.
La Consap condanna in maniera ferma, sia nel metodo che nel merito, tale ipotesi di chiusura selvaggia di presidi con relativo trasferimento dei colleghi. Nel metodo, perché il Sindacato è stato reso edotto di tale volontà solo dopo che era già stata predisposta una “blindata” volontà di procedere, senza alcun confronto preventivo con chi rappresenta i Poliziotti circa i criteri, gli obiettivi e il nuovo modello di sicurezza che si intende realizzare.
Nel merito per quattro ragioni fondamentali:
la prima perché le modalità con cui sono stati richiesti i pareri alle Autorità di P.S. sono tali che le stesse sono praticamente obbligate ad accettare la proposta piovuta “dall’alto”, pena l’assunzione di responsabilità di far “saltare” l’intero progetto fatto nelle stanze segrete del Dipartimento, affermando una chiara volontà del “centro” di schiacciare le stesse Autorità in modo da esautorarle di ogni loro potestà, ma lasciandogli in capo solo le eventuali responsabilità;
la seconda perché il progetto non fa alcun riferimento a come poter garantire il territorio e la sicurezza dei cittadini in quei luoghi (che sono tanti) nei quali verranno soppressi i presidi. Si pensi alle peculiarità del servizio di polizia ferroviaria a Cosenza che effettua quotidianamente vigilanza sulla tratta ferrata delle stazioni di competenza Cosenza / Castiglione Cosentino / Paola e Cosenza / Spezzano Albanese. Ai servizi di vigilanza scalo e ordine pubblico in occasione di partenze ed arrivi di tifosi in occasione degli incontri di calcio della locale compagine calcistica. All’importanza strategica dello scalo FS di Castiglione Cosentino punto di arrivo e partenza di numerosi utenti delle altre provincie calabresi che quotidianamente frequentano l’Ateneo di Arcavacata sia per motivi di studio che di lavoro. Alla garanzia, una volta a settimana, di un valido contributo ai servizi di scorta e vigilanza su treni a lunga percorrenza sulla tratta Cosenza / Roma e Roma Tiburtina / Paola svolti dal personale del presidio in argomento. Per non parlare infine dei servizi di prevenzione e controllo posti in essere a contrasto del dilagante fenomeno dei furti di rame e quant’altro;
la terza perché tale progetto non tiene assolutamente conto delle esigenze e delle aspettative del personale interessato;
la quarta perché non esiste alcuna strategia o volontà di chiarire come e a favore di chi verranno utilizzate le centinaia di milioni di euro di risparmio che questo taglio selvaggio produrrà. Per questi motivi chiediamo, sin da ora, al Prefetto ed al Questore di Cosenza, chiamati a fornire i loro pareri sulla proposta, a nostro avviso inutile, di offrire una reale ed obiettiva valutazione sulla inopportunità di chiudere tali presidi nell’interesse della sicurezza dei cittadini che dei diritti dei poliziotti. Nei prossimi giorni, una delegazione della Consap, composta oltre che dal Segretario Provinciale con delega ai rapporti per la Polizia Ferroviaria Fabbricatore Giovanni, dal Segretario Generale Provinciale AIELLO Francesco e dal Consigliere Nazionale STABILITO Antonio, incontreranno sulla questione il Prefetto di Cosenza Dr. Tomao ed il Questore di Cosenza Dr. Anzalone ai quali chiederanno di opporsi a tale proposta.

Il Segretario Generale Provinciale