La Calabria è la regione con più Comuni in crisi finanziaria

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La Calabria è la la regione che registra il numero più alto di Comuni che hanno dichiarato il dissesto finanziario (ex articolo 246 del Tuel) o che hanno fatto ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale. Secondo i dati vidimati nell’ottobre scorso dalla Corte dei Conti, nella regione sono 41 dissesti e 54 riequilibri, per un totale quindi di 95 municipi che rischiano il fallimento (su un totale di 409).
Un Comune è in dissesto finanziario, secondo la legge, quando “non può garantire l’assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili” oppure quando “esistono nei confronti dell’ente locale crediti di cui non si possa far validamente fronte”.

Sono ben 54 i comuni della regione Calabria che invece hanno messo in atto la procedura di riequilibrio per evitare il dissesto. Il cosiddetto pre-dissesto, ovvero un Piano di Riequilibrio che ha una durata di 10 anni, prolungati a 20 con la manovra 2018. Tra questi a fine settembre del 2018 figurano Bisignano, Acri, Montalto Uffugo, Castrovillari, Cosenza, Reggio Calabria, Lamezia Terme, ecc..

A livello nazionale, tra questi Enti che ricorrono alla procedura di riequilibrio, vi sono anche realtà come: Napoli, Savona, Frosinone, Pescara, Messina.

Seguono, nella classifica delle regioni con più comuni in crisi finanziaria, la Sicilia con 111 Comuni su 390 e la Campania con 100 tra dissesti e pre-dissesti. Nessun dissesto si conta invece in Sardegna, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta.

Una statistica che in questi giorni sta facendo parlare di sè nel contesto di un possibile decreto “Salva Roma“, sulla quale nelle ultime ore è intervenuto il vicepremier Matteo Salvini: “Regali a qualcuno non ne facciamo” – dichiara. “Non ci può essere un intervento salva-Raggi quando ci sono tanti comuni italiani in difficoltà e che hanno bisogno. O si aiutano tutti oppure non ci sono cittadini di serie A o di serie B, così come non ci sono sindaci di Serie A e di Serie B“.