Comitato civico d’opposizione: Ipocrisie in carrozza

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La espressione massima del folclore istituzionale è quella del “sindaco in carrozza” in versione natalizia, ed i cittadini tartassati a sacramentare. La realtà vera è che il sindaco di Bisignano tartassa i cittadini, come mai nessuno prima aveva osato fare, e sul patto di stabilità cambia, ancora una volta, la versione dei fatti. Qualche anno fa, infatti, in una “profumata” conferenza stampa, convinto di averlo rispettato, si accalorava nell’attribuire il merito alla squadra e non all’assessore competente. Qualche mese più tardi, invece, acclarati i giusti conti e certificato il mancato rispetto del patto, il sindaco faceva retromarcia e la colpa era esclusivamente da addebitare all’assessore al bilancio. Non solo, ma in quel frangente la conseguenza che più gli doleva per il mancato obiettivo era quella di non poter più assumere gli LSU, gli LPU – riuniti per l’occasione in apposita riunione – e non poter contrarre i circa 3 milioni di euro di mutui necessari per sistemare la viabilità comunale. L’anno successivo, poi, dopo aver svenduto la piscina comunale, messo sul lastrico imprenditori e fornitori, il comune rispetta il patto, ma questa volta il merito non è nè della squadra e nè dell’assessore: il merito è tutto personale che, a suo dire, “incomincia a capire qualcosa”. Peccato , poi, che il sindaco, pur rispettando il patto, non abbia più contratto nè i mutui milionari sbandierati per le strade e nè abbia provveduto, come promesso, ad assumere gli LSU o gli LPU. Ma si sa, l’obiettivo del Sindaco, innamorato del ruolo, è solo uno: quello di celebrare qualche concorso, con buona pace anche dei lavoratori precari del comune di Bisignano. Evidentemente, quindi, il solo rispetto del patto di stabilità non è la panacea di tutti i mali, altrimenti come spiegare il mancato pagamento della  13° mensilità ai dipendenti comunali, quale giustificazione addurre nei confronti di addetti alla Casa di Riposo, che non si pagano da mesi, e quale discolpa per i cumuli di spazzatura ammucchiata qua e la ( alla mercè dei cani randagi ed alla faccia dell’incremento della differenziata costata +500 mila euro ). Un arcano che, se si assomma alla sproporzionata tassazione con 1.260.000 € di tasse in più per i bisignanesi nel 2012, ( per lo più dovuta all’aliquota massima IMU applicata dal sindaco – solo 3 comuni su 10 in Italia e Bisignano è uno dei tre), alla vendita – illegittima-  dei Campetti da tennis ed alle mancate contabilizzazioni di fatture e parcelle, necessita di un chiarimento istituzionale, con conseguente segnalazione alla Corte dei Conti.

Altri tempi quelli in cui si abbassavano le tasse al comune di Bisignano al grido di “nùa amu vasciari i tassi ara gente”, ma proprio il tempo, al solito galantuomo, svelerà eventuali dilettanti allo sbaraglio, ogni copertura amministrativa e precise responsabilità.

Per ora, il Sindaco e le sue menzogne vanno in carrozza ed i cittadini sono cavalli da tiro che sacramentano e sudano sangue per arginare i danni della sua disamministrazione.

Bisignano, 30 dicembre 2012

Roberto Cairo
per il Comitato Civico d’Opposizione