Il consigliere Esposito duro sulla situazione del Santuario

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Giampiero Esposito, consigliere d’opposizione, è da tempo stanco. Il rappresentante di minoranza scarica le colpe sull’amministrazione comunale per quanto riguarda l’annosa vicenda del Santuario, colpito dallo smottamento dello scorso febbraio. <<I proclami e le promesse fatte in questi ultimi mesi dal sindaco Umile Bisignano – afferma Esposito – sono sempre più un ricordo da campagna elettorale, mentre la città soffre assieme ai suoi cittadini le tante problematiche che rimangono irrisolte. Dai lavori pubblici, i cui ritardi sono voluti per scelta, alla cultura ormai lontana anni luce da quando la città si proiettava fuori dai confini comunali con iniziative di un certo rilievo, passando per il problema dell’approvvigionamento idrico, ormai incancrenito da mesi e reso inutilizzabile a causa dei continui inquinamenti>>…

Sul Santuario i dubbi maggiori:<<I problemi che attanagliano la nostra città sono una infinità, e resta quello più importante per noi bisignanesi: la chiusura del Santuario e del suo convento, oltre alle zone colpite dal maltempo dello scorso febbraio. Sono passati ben otto mesi e nulla si è fatto, solo appelli e dichiarazione gratuite, mentre il peso politico di chi comanda veramente si fa sentire dando anche i suoi frutti, come il Veneto riceve dal Governo un primo stanziamento per interventi strutturali e la messa in sicurezza del territorio di 300 milioni di euro. In Calabria invece sono stati liquidati 7 milioni di euro e Bisignano in questo elenco di beneficiari non c’è, mentre dal Comune partono quotidianamente ringraziamenti ai politici regionali senza che questi abbiano deliberato un solo euro a sostegno dei danni provocati dal maltempo dello scorso inverno>>.

Partono anche tanti interrogativi:<<C’è da chiedere – continua Esposito –  ai nostri amministratori, come pensano di risolvere il problema del Santuario. La verità è che del santuario, dei frati, dei fedeli e devoti di Sant’Umile non gli interessa un bel nulla, come non interessa loro la perdita di tantissime cerimonie religiose che sicuramente avrebbero contribuito anche sotto forma di sostentamento economico per le nostre attività produttive, attraverso la venuta di tantissimi pellegrini, invece resta tutto fermo a quel maledetto 12 febbraio, ancora una volta l’appuntamento del novenario per ricordare la morte di Sant’Umile si celebrerà in Cattedrale dopo essere stato ospitato fino al 30 di agosto al Centro Com>>.

Esposito conclude facendo, infine, appello a tutte le componenti della società civile come associazioni, movimenti, partiti e consiglieri comunali affinché si uniscano attorno ai frati per dar loro sostegno.

Massimo Maneggio