Il consigliere D’Alessandro plaude al Kratos ma Bisignano non ne fa parte

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“Come cittadino ancor prima che consigliere comunale – afferma Mario Umile D’Alessandro – esprimo tutta la mia preoccupazione per il futuro della nostra cittadina e tutta la mia amarezza per la mancata adesione del comune di Bisignano al Piano Strategico “Kratos 2020” dove hanno aderito ben undici comuni della Media Valle del Crati, presentato ufficialmente a Montalto Uffugo alla presenza delle massime autorità istituzionali provinciali e regionali. Un Piano Strategico come si è detto in quella sede, che prevede di formalizzare l’idea di città allargata a più comuni: “un mezzo che diventa strumento di autopromozione delle pubbliche amministrazioni che, in questo modo, possono usufruire anche di un canale privilegiato per l’accesso ai fondi europei per lo sviluppo locale…”

 Una idea di sviluppo questa condivisa e da anni auspicata dalle popolazioni cratense nonché dalle associazioni culturali più illuminate. Emblematico è il contatto quotidiano a valle dei cittadini dei nostri comuni, le relazioni sociali e produttive, le loro consuetudini e similitudini culturali. I nuclei abitati a valle, infatti, si considerano non contrade, ma quartieri della Valle del Crati. I baricentri di Taverna di Montalto Uffugo, dei bivi di Rose e Luzzi, degli scali di Mongrassano, di Torano Castello e di Bisignano – continua il consigliere D’Alessandro – sono sempre più popolati e sviluppati urbanisticamente, facendo emergere la necessità di una migliore vivibilità e qualità della vita, di un nuovo assetto del territorio che non può più avere una gestione paesana e disordinata, lasciata alle singole amministrazioni, ma richiede un’opportuna e unitaria programmazione non solo culturale, ma anche della viabilità, dell’ambiente, delle grandi infrastrutture e dei servizi”. Ma c’era chi da ben dieci anni ha iniziato a costruire una città virtuale, che continua ancora oggi sul territorio, con manifestazioni che coinvolgono intere popolazioni della valle. Questa, è Unione Valle Crati Città Futura, alla quale fanno parte pezzi delle istituzioni, liberi pensatori, professionisti nei vari settori, produttori. Quella che sembrava utopia, grazie alle amministrazioni illuminate, sta divenendo concreta realtà per un omogeneo e sano sviluppo. “La mancata adesione o esclusione a tale importante Piano Strategico – conclude D’Alessandro – colloca in un grave stato di isolamento la nostra città che invece ha l’esigenza di concorrere alla rinascita di questo comprensorio. L’auspicata adesione si rende quanto mai necessaria per dare la possibilità alla nostra gente di partecipare e di concorrere dal basso allo sviluppo socio-economico e culturale, favorendo cosi la crescita di una mentalità che si dispone a cooperare per competere e affermarsi, riconoscendo con convinzione la concertazione come metodo, accelerando veramente il processo di superamento del campanilismo e della vecchia logica di governo e gestione del territorio. Un’amministrazione che non è considerata o non è attenta alle strategie istituzionali in atto sul territorio, che pensa ancora di chiudersi a riccio e si avvita su se stessa dentro il proprio paese, magari alla ricerca assennata del consenso spicciolo e clientelare, non serve alla città e al suo sviluppo, vive in una realtà che non è quella dei cittadini, ma in un mondo chiuso e senza speranza”.