Franco Laratta: “Subito i lavori al Santuario di Sant’Umile”

Letture: 2286

L’interrogazione urgente del deputato Franco Laratta al Presidente del Consiglio, al Ministro dei beni Culturali, al Ministro delle Attività economiche e produttive, per sapere che cosa intendano fare, per quanto di loro competenza, per sollecitare e ottenere l’immediato avvio dei lavori, con fondi CIPE, relativi alla messa in sicurezza del Santuario di Sant’Umile da Bisignano; se non intendano attivarsi per giungere alla riapertura del suddetto Santuario, nel più breve tempo possibile, per così restituirlo ai fedeli della Diocesi di Cosenza-Bisignano, ai devoti al santo che ogni anno giungono a migliaia al Santuario, ai tanti turisti che hanno sempre visitato questo territorio; se non si ritenga opportuno sostenere con incentivi e aiuti finanziari, le attività economiche della zona, che da tre anni soffrono una grave crisi, soprattutto a causa della chiusura del Santuario, fonte primaria e insostituibile di turismo culturale e religioso. Inoltre, Franco Laratta chiede se il Governo è a conoscenza  che il  Santuario di Sant’Umile da Bisignano, è chiuso da circa tre anni per una piccola frana sul retro ed è in attesa dei fondi per la messa in sicurezza e la riapertura. Lo stesso On. Laratta specifica che: “per motivi vari, i lavori di messa in sicurezza della collina non sono ancora iniziati. Questo non solo aggrava la situazione del complesso, molto caro ai fedeli del territorio, non solo bisignanese, quanto rinvia ulteriormente la riapertura e dunque la frequentazione della Chiesa che verrà sottoposta a lavori di restauro interni della durata di almeno tre anni, ad opera della Sovrintendenza ai beni culturali. Se i lavori di restauro della Chiesa (che dureranno almeno tre anni, così come dichiarato dagli interessati interpellati) cominceranno a lavori finiti alla collina (che non si sa quando inizieranno ne quando finiranno) significa che la Chiesa potrebbe tornare ad essere riaperta chissà tra quanti anni: 4, 5, forse anche di più.

Se a questo aggiungiamo che il finanziamento richiesto ed ottenuto dall’Amministrazione Comunale, pari ad un milione e centomila euro, stenta ad arrivare per la particolare congiuntura economica in corso, la situazione di degrado del Santuario persisterà, già oggetto di un furto, e i rischi aumenteranno. Ed è forse per i motivi detti che la Città di Bisignano e l’intero circondario e tutte le Istituzioni, sono mobilitati per incentivare l’inizio dei lavori ed il ripristino e la valorizzazione del luogo. Nell’arco di questi due anni e mezzo – conclude l’onorevole Laratta – sono nati due comitati civici: il primo ha organizzato manifestazioni pubbliche di sensibilizzazione al problema e una petizione di oltre tremila firme. Il secondo opera in rete ed ha avviato una petizione on line, creato una pagina di conoscenza e confronto sul tema. Oltre alle suddette iniziative collettive vi è da registrare un apposito Consiglio Comunale aperto, alla presenza dell’Arcivescovo della diocesi Cosenza-Bisignano Mons. Salvatore Nunnari, e l’avvio, e successiva sospensione per mancanza di fondi, di un film dedicato al Santo, alla Sua vita ed al Suo pensiero dal titolo: ”Lucantonio, l’umile Santo”.

Ermanno Arcuri
su: Dirittodicronaca