Ecodistretto a Bisignano, gli agricoltori protestreranno in piazza

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A San Tommaso meeting dei comitati ambientalisti, agricoltori e consiglieri di Riparti Bisignano, per stabilire le prossime tappe contro l’ecodistretto. Una su tutti andrà in scena nei prossimi giorni con la protesta degli agricoltori che coinvolgerà il paese.

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Meeting ambientalista nei locali della chiesa di San Tommaso

Gli agricoltori cratensi protesteranno contro l’eventuale apertura dell’ecodistretto, per molti di loro: “Potrebbe incidere negativamente sulle produzioni locali, già nei mercati siamo stati penalizzati in passato. Il nostro no all’ecodistretto è senza se e senza ma”.
Gli agricoltori in corteo, a bordo di trattori e furgoni, raggiungerebbero così il municipio di Collina Castello dove metteranno in pratica una protesta e il loro dissenso sulla realizzazione di questo impianto.

Ambientalisti convinti, i comitati dicono No

Mossa supportata dai comitati ambientalisti, rappresentati dalla maestra Silvana Astuni e dall’avvocato Annamaria Gaccione: “Questo ecodistretto produrrà molteplici effetti negativi, consistenti in perdite economiche, danno all’immagine, deprezzamento dei patrimoni immobiliari dei terreni e dei fabbricati, inquinamento e degrado, nonché conseguenze sulla salute pubblica e per l’ambiente circostante”.

Dibattito vivace a San Tommaso, una settantina i partecipanti e una presa di posizione netta per i presenti. Come ribadisce anche il capogruppo di Riparti Bisignano, Veronique Capalbo: “Questa è una battaglia di convinzione per il territorio, non è qualcosa che facciamo solo per il gusto di opporci. L’ecodistretto va cassato, non è questo il posto giusto per farlo. La vocazione del territorio è un’altra, costruire l’impianto sarebbe una sorta di violenza che lascerebbe un segno indelebile. La stessa amministrazione si contraddice, cambiando sito e tattiche in corso”.

Resta però il problema dei rifiuti in Calabria che è abbastanza grave, l’ecodistretto non è solo un tema calabrese, nel comune di Giffoni (Salerno) è tornato a occupare le prime pagine. Il tempo passa e comunque una decisione andrà presa: da una parte l’amministrazione che non molla sul progetto, dall’altra l’opposizione e buona parte degli agricoltori pronti a protestare.