Due modi diversi di fare politica

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Penso non sia sfuggito a nessuno che in questi mesi di difficoltà a causa all’emergenza coronavirus, abbiamo avvertito forte il dovere di mostrare di essere comunità e di non polemizzare sull’operato dell’amministrazione comunale, sebbene alcune “maniere di fare” non le abbiamo proprio condivise e nonostante le lamentele che ci sono pervenute da non pochi concittadini.

Ed ancora, ad una nostra proposta del 30 marzo non è stata data risposta.
Tuttavia, abbiamo optato per la comprensione e per la tolleranza.
Ci siamo guardati bene dall’innescare e alimentare polemiche anche per evitare che le critiche rivolte all’amministrazione fossero giudicate come una mera questione di gioco delle parti.

Tuttavia l’inopportunità di una politica autoreferenziale che ha escluso ogni tipo di confronto, soprattutto in questo particolare momento, è stata segnalata al sindaco che, a dire il vero, si è ripromesso di coinvolgere tutti i consiglieri comunali a partire dalla cosiddetta Fase 2.
L’impegno, a quanto pare,è stato già disatteso, se è vero, come è vero che l’onorevole Luca Morrone – eletto nella lista Giorgia Meloni Fratelli d’Italia – è stato accolto nella sala consiliare per affrontare le problematiche che riguardano il Poliambulatorio e i servizi sanitari erogati in questa struttura.

Nella giornata di ieri, l’amministrazione comunale ha fatto un comunicato di ringraziamento. Anche noi ringraziamo il vicepresidente del consiglio regionale per l’impegno che profonderà per migliorare la funzionalità del Poliambulatorio di Bisignano; rimane però la scorrettezza politico-amministrativa e istituzionale di chi era deputato ad invitare i consiglieri comunali e non l’ha fatto. È stata persa un’altra occasione di confronto, di condivisione di un momento difficile, di mantenere fede a un impegno assunto precedentemente per garantire una maggiore ed equilibrata partecipazione.

Francesco Fucile