Droni, il capo della Polizia sospende i voli per la vigilanza dei cittadini

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I droni, almeno per il momento, restano a terra. E’ stato infatti sospeso l’uso dei droni per controllare il rispetto delle norme sul coronavirus.

Il capo della Polizia Franco Gabrielli invita le polizie locali ad “attendere l’esito di approfondimenti in corso con l’ENAC, finalizzati a una condivisa e corretta applicazione delle procedure concernenti l’utilizzo dei mezzi aerei a pilotaggio remoto”.

Gli approfondimenti con l’Enac riguardano i delicati aspetti quali sicurezza, la privacy, gli equilibri e l’ordine aereo, in seguito ad alcuni usi evidentemente non appropriati. Il Viminale non nasconde il problema, e come riporta il Sole24ore, a qualche agente di polizia locale, forse preda dell’entusiasmo del nuovo mezzo, è scappata la mano. C’è da dire che Polizia di Stato, Carabinieri e Finanza utilizzano i droni già da alcuni anni senza particolari problematiche. Ma l’autorizzazione all’uso anche per emergenza covid-19 ha fatto emergere utilizzi scorretti. Da qui il divieto disposto da Gabrielli già lo scorso 28/03 e l’invito a tutte le Prefetture e le forze dell’ordine attendere l’esito degli approfondimenti.

Una decisione accolta con non poco stupore dalle varie amministrazioni comunali che avevano deciso di utilizzare queste drastiche misure per vigilare e contenere al massimo la diffusione del virus. Chi puntava sull’occhio dall’alto, per tenere sotto controllo assembramenti e irregolarità nelle città, adesso dovrà attendere nuove disposizioni.