Domenica 29 Maggio una giornata per Telethon ad Ariamacina

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DOMENICA 29 MAGGIO UNA GIORNATA PER TELETHON NELL0ASI NATURALISTICA DI ARIAMACINA (CS)

Prende il nome di “WALK OF LIFE”  liniziativa, promossa da Telethon in collaborazione con Federparchi-Europarc Italia nellanno internazionale delle foreste e in concomitanza con le celebrazioni della settimana europea dei Parchi, mira a coniugare il sostegno alla ricerca scientifica con la valorizzazione del patrimonio naturalistico nazionale.

Per la prima volta un grande evento di raccolta di fondi a sostegno della ricerca contro le malattie genetiche di Telethon non avrà come palcoscenico la televisione, bensì i parchi naturali dItalia.

In tutta Italia levento si svolgera nel wek end dei  prossimi 28 e 29 maggio.

Chiunque, recandosi in uno dei numerosi parchi nazionali che parteciperanno alliniziativa, potrà donare 10 euro alla ricerca scientifica presso uno dei tanti centri di raccolta che verranno allestiti per loccasione.

Una giornata diversa da passare in compagnia della famiglia e dei propri amici. Unoccasione per riscoprire i gioielli naturali del nostro Paese. Un modo diverso per continuare a sostenere Telethon e la migliore ricerca sulle malattie genetiche.

Tutto questo è Walk of life, il cammino per la ricerca, che in Calabria  farà tappa  nell’ area naturalistica del Lago di Ariamacina.

Dalle 9.30  alle 13.00 di domenicac 29 maggio, Enel, Legambiente Calabria e Federparchi  propongono attività di birdwatching, utilizzando i capanni attrezzati  per l’ osservazione dell’ avifauna del lago, visite guidate  nell0asi Naturalistica di Ariamacina accompagnati da esperti naturalisti e  ricercatori della facoltà di ecologia dell’ Unical, passeggiate in mountain bike seguendo il percorso CAI che porta alla cima del Volpintesta  (1.730 m), la possibilità di conoscere una delle “fabriche dell energia “ di Enel, ed infine una degustazione  dei prodotti tipici silani

L’Oasi Naturalistica di Ariamacina.

L’area si trova in una delle zone più belle del paesaggio silano nei pressi del lago di Ariamacina a poca distanza dal lago di Cecita ed è inclusa all’interno del perimetro del Parco nazionale della Sila. Il lago di Ariamacina è un invaso artificiale costruito per scopi idroelettrici tra il 1953 e il 1955 per raccogliere i deflussi dell’alto corso del fiume Neto ed addurli attraverso un condotto ‘ galleria nel lago di Cecita a servizio degli impianti idroelettrici del Mucone. La Regione Calabria con il progetto Bioitaly, in attuazione della direttiva habitat 92/43 ha individuato e proposto la Palude del lago di Ariamacina quale Sito d’Importanza Comunitaria (SIC IT9310072), l’area infatti rappresenta un sito importante per la tutela dei migratori che periodicamente passano o stazionano nella palude.
L’ambiente più rappresentato è la foresta, di varie essenze come il faggio e l’abete ma con predominanza del tipico pino laricio. Il Lago di Ariamacina rappresenta un ambiente lacustre e umido montano di interesse erpetologo ed ornitologico, è un sito di sosta migratoria di specie ornitiche palustri ed uno dei pochi siti di nidificazione dello Svasso maggiore (Podiceps cristatus. Tra le altre specie presenti si segnalano: Il tritone crestato italiano (Triturus carnifex), il colubro liscio (Coronella austriaca), e la vipera comune (Vipera aspis).

La centrale di Vaccarizzo

L’impianto idroelettrico è localizzato nel territorio comunale di Spezzano della Sila (CS) in località Vaccarizzo lungo l’alto Neto, a poca distanza dal lago di Cecita. La piccola centrale realizzata nel 1962 è di un certo interesse architettonico e ambientale per l’articolazione dei volumi (il corpo di fabbrica della sala macchina è affiancato da quello della cabina di trasformazione) e della copertura a falde. La cortina di mattoni rossi, ben incorniciata dai pilastri angolari intonacati di chiaro, insieme alle rifiniture di granito nel basamento e nel portale d’ingresso, conferiscono all’involucro un assetto sobrio e gradevole. La sala macchina è equipaggiata con un gruppo verticale con turbina Francis. La centrale è alimentata dal bacino di Ariamacina.