Cosenza, i TIS non ci stanno: servono assunzioni per garantire i servizi

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Lavoratori TIS del Comune di Cosenza: ultimatum del 22 maggio, dieci anni di precariato e un futuro incerto

Cosenza, 1° maggio 2025 – In riferimento alle dichiarazioni del Sindaco Franz Caruso durante il congresso provinciale della Cisl, esprimiamo profonda preoccupazione e contestiamo fermamente la sua visione sulla stabilizzazione dei Tirocinanti di Inclusione Sociale (TIS) del Comune di Cosenza.
Comprendiamo le difficoltà finanziarie ereditate dall’amministrazione, ma riteniamo inaccettabile che queste vengano utilizzate come giustificazione per perpetuare una situazione di precariato che si protrae ormai da un decennio per molti lavoratori. È fondamentale chiarire che la questione della stabilizzazione riguarda specificamente 32 lavoratori TIS under 60. Per la restante parte dei tirocinanti, coloro che hanno superato i 60 anni, è già stato previsto un percorso di scivolo pensionistico, con un contributo mensile di circa 640 euro fino al raggiungimento dell’età pensionabile.
La nostra attenzione si concentra quindi su questi 32 lavoratori che, per dieci anni, hanno rappresentato una colonna portante per il Comune di Cosenza, sostituendo a tutti gli effetti il personale collocato a riposo. Hanno svolto mansioni cruciali per la continuità operativa degli uffici e sopperendo alla carenza di organico, spesso senza le tutele minime garantite da un contratto di lavoro regolare (ferie, malattia, contributi).
Definire questa situazione come “lavoro nero legalizzato” non è un’esagerazione, ma la cruda verità di un’attesa infinita e di un impegno costante non adeguatamente riconosciuto. La prospettiva di ritrovarsi senza alcun sostegno al reddito dopo dieci anni di servizio è inaccettabile e stride fortemente con la necessità, più volte dichiarata dall’amministrazione, di nuove assunzioni a causa del sottorganico e del percorso di uscita dal dissesto.
Apprendiamo inoltre che il Comune di Cosenza sta procedendo con concorsi per nuove assunzioni, un segnale positivo in sé, ma che rende ancora più incomprensibile la mancata volontà di stabilizzare personale già formato, operativo e indispensabile, che ha contribuito attivamente al funzionamento dell’ente per un decennio e che non rientra nel piano di scivolo pensionistico.
Inoltre, ricordiamo che i sindaci, incluso il Sindaco del Comune di Cosenza, sono chiamati a esprimere, entro il termine del 22 maggio, quanti dei 32 lavoratori TIS under 60 sono disposti ad assumere. Questo ultimatum rende la situazione ancora più urgente e richiede una risposta chiara e tempestiva da parte dell’amministrazione.
Chiediamo al Sindaco Caruso e all’amministrazione comunale di riconsiderare con urgenza la posizione sui lavoratori TIS under 60. La stabilizzazione di questi 32 professionisti non rappresenta un onere insostenibile, ma un atto di giustizia e un investimento strategico per il futuro del Comune. Ignorare il loro contributo e la loro professionalità acquisita sul campo sarebbe un grave errore e un segnale allarmante per il tessuto sociale e lavorativo della nostra città.
È ora di trasformare le parole di vicinanza in azioni concrete, garantendo a questi lavoratori la dignità e la sicurezza di un contratto a tempo indeterminato che riconosca il loro valore e il loro impegno, rispondendo positivamente alla richiesta entro il 22 maggio.
CSA Dipartimento Nazionale Tirocinanti.

Il segretario nazionale
Patrizia Curcio