Cosenza, città di tasse

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Quanto sta accadendo a Cosenza, negli ultimi giorni, ha davvero dell’assurdo. Da un lato i cittadini che vedono recapitarsi bollette dell’acqua e Tari, non di certo lievi, e dall’altra il Comune che – dopo averci “provato” – tenta pateticamente di metterci le pezze, compiendo piroette dell’ultima ora per salvarsi dalle polemiche. Intanto non capiamo perché i cittadini debbano pagare caro due servizi che certo non eccellono per efficienza, soprattutto per quanto riguarda l’erogazione idrica, al cui danno si aggiunge la beffa, vista la cronica mancanza di acqua in molti quartieri. E’ da tempo che, in un fronte molto ampio, conduciamo una battaglia serrata affinche l’acqua possa riguadagnare il ruolo di bene comune e non rappresentare una fonte di guadagno a discapito delle tasche dei cittadini : e c’è stato un referendum popolare a sancire questa affermazione !
La questione sui rifiuti è ancora più torbida, a fronte del fatto che malgrado le percentuali vantate dall’amministrazione comunale per raccolta differenziata (che fine ha fatto il progetto del Centro di riciclo, azienda speciale del comune, che avrebbe dovuto costituire l’ unica soluzione per risolvere il problema e metterci al passo con i richiami europei ad una società diretta verso “rifiuti zero” ?), in città continuano a svettare sulle strade cumuli di spazzatura. E ciò accade soprattutto in zone e quartieri periferici come Via Popilia : figli di un dio minore ?
E si abbia il buon gusto di non tirare fuori la storia del cittadino indisciplinato, ché a dire le bugie a Natale si va all’inferno, e perché è comunque compito del Comune intervenire in maniera repentina per evitare disagi e attentati alla salute pubblica. Nonostante tutto questo, i cittadini si stanno vedendo recapitare bollette della tari spropositate rispetto al brutto servizio – e spettacolo – offerto. E magari si poteva evitare la presa in giro della possibilità di pagare in due tranche una bolletta spedita con grave ritardo, a prima rata scaduta il 30 novembre con un inesistente lasso di tempo a disposizione per saldare il pagamento al 31 dicembre : tanto valeva dire di pagare in un’unica soluzione !
Sono lontani i tempi in cui a Cosenza si parlava di “riciclo spinto” di un rifiuto che poteva e doveva essere un’occasione di vero lavoro, piuttosto che pesare sulle sulle tasche dei contribuenti : probabilmente è tornato il tempo di fare affari sui rifiuti, le elezioni si avvicinano…
Sen. Francesco Molinari
Presidente “Calabria Terra Libera”