Cosenza: Chiede il pizzo ma viene massacrato di botte

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La Calabria è terra di onestà e legalità diffusa: la ‘ndrangheta è solo il volto marcio e minoritario di questa splendida Regione, la tipica “minoranza rumorosa” che però fa molto più scalpore in quanto viene esaltata e gonfiata dal sistema mediatico e popolare che vuole ingigantire il brutto e nascondere il bello, quasi quasi vergognarsi di avere qualcosa di piacevole in cui credere e di cui esaltarsi. La notizia che oggi vogliamo dare in grande evidenza è una di queste, e deve inorgoglire tutta la Calabria! Ieri pomeriggio un uomo è entrato minaccioso nell’AGRI-CASA-GIOCHI, un negozio di Piano Lago, frazione del comune di Figline Vegliaturo, pochi chilometri a sud di Cosenza, e ha chiesto con fare da bullo al proprietario di dargli “quelle cose“, che lo mandavano “gli amici di Cosenza“. Il titolare del negozio ha capito che il ragazzo voleva dei soldi, che stava tentando di fargli un’estorsione. E si è incazzato di brutto.

Così W. S., 27enne cosentino con precedenti per rapina e associazione mafiosa, ha passato un brutto quarto d’ora. Il titolare del negozio lo ha picchiato, lo ha inseguito quando questi ha tentato di darsela a gambe e dopo averlo raggiunto davanti alla Tre Erre srl, ha continuato a dargliele, spalleggiato da altre persone. Per fortuna, l’istruttore della polizia municipale di Cosenza Luca Tavernise e un carabiniere della stazione di Grimaldi, entrambi fuori servizio, erano nei paraggi e hanno salvato il mafioso dal linciaggio.

Giuseppe Capalbo, che ha scattato la foto che pubblichiamo a corredo dell’articolo, ci aiuta a esaltare questa splendida notizia, volto della Calabria più vera cui tutti dovrebbero più spesso far riferimento, raccontando le belle storie di questa Regione dalle grandi ricchezze non solo naturali, ma anche umane.

Fonte: Strettoweb