Continua la rivolta degli abitanti in zona Monachelle

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Continua la rivolta della Zona Monachelle, con i cittadini che proseguono nella loro personale battaglia contro l’Enel. Da circa dieci giorni la zona ha registrato notevoli problemi, causati dal crollo di una cabina elettrica, sotto gli occhi impotenti dei cittadini, che dall’altro lato potevano osservare anche lo smottamento dell’anno: quello del santuario di Sant’Umile…

 La frana della cabina elettrica ha lasciato, però, moltissimi interrogativi, e il consigliere d’opposizione, Roberto Cairo, è sceso in campo come cittadino della zona interessata, ed è partita anche una sua denuncia alla Procura della Repubblica.
E’ un vero e proprio caso quello di Zona Monachelle, con risvolti a volte incredibili. Gli scavi hanno messo a rischio non solo l’incolumità pubblica, ma anche le stesse abitazioni, tanto che alcune lesioni agli edifici sono state già prodotte.
I cittadini sono concordi nel dare all’unanimità le colpe alla società elettrica, e per alcuni di loro, specialmente i più anziani, la disperazione per questa situazione ha portato seguiti sullo stato di salute, dovendo ricorrere anche alle cure del Pronto Soccorso. Si valuta ora la situazione, e il comando dei Carabinieri, con in testa il Maresciallo Giuseppe Motta, è pronto a ogni intervento, mentre l’Enel ha portato nella zona interessata un geologo e due ingegneri per constatare l’effettivo stato di pericolo. Dal municipio, invece, è arrivata un’altra mossa, in merito a una lettera inviata all’Enel il 10 scorso. L’amministrazione richiede all’Enel la relazione geologia su Zona Monachelle <<Entro il termine perentorio di cinque giorni dal ricevimento della presente e si diffida dalla prosecuzione dei lavori se non vi siano tutti i requisiti e le autorizzazioni previste dalle normative nazionali e regionali, attualmente vigenti nel massimo rispetto dei diritti dei testi>>. La relazione da parte della società elettrica è attesa a breve, ma ad ascoltare i cittadini, questa relazione potrebbe anche non arrivare a destinazione.

Massimo Maneggio