Comunicato Partito Democratico di Bisignano

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Il Partito Democratico constata con disappunto la persistenza con cui i rappresentanti politici della lista Bisignano al Centro lanciano accuse al PD e al suo segretario e gli attribuiscono la responsabilità della loro sconfitta elettorale e quella di una mancata coalizione elettorale unitaria, di opposizione alla lista della maggioranza. Chi abbia assegnato a quella lista il compito di tirarsi fuori dalla corresponsabilità di non aver raggiunto l’unità delle opposizioni, non è dato sapere; così come non è dato sapere da quale alto principio politico è discesa la pretesa del candidato a sindaco, unto a tale perenne incarico. Se non si ha la capacità di riconoscere i propri errori, si dovrebbe avere almeno la modestia di non scaricarli sugli altri, cedendo scompostamente all’ebbrezza della passerella televisiva.

Chi non ha perseguito l’unità delle opposizioni sono stati principalmente il movimento privato della Svolta e il partito senza autorevolezza dirigenziale dell’Udc. Il primo, già Primavera e già Civitas, altro non ha concepito dal 2007 ad oggi se non l’isolamento politico e l’alto impegno a preconfezionare l’ennesima (perdente) candidatura a sindaco, inventandosi più di un anno prima delle elezioni un’inesistente coalizione (con Fli, Sel, Socialisti, Comunisti italiani) che avrebbe dovuto impressionare e convincere i partiti riottosi. E inventandosi una curiosa e inedita prassi politica, consistente in questo: prima scegliamo il candidato a sindaco (magari con le primarie) e poi facciamo la coalizione.
Il secondo, l’Udc, fiero oppositore del candidato della Svolta e di tutti i partiti e movimenti che potessero insidiare il suo ruolo di guida politica e la sua voglia di esprimere esso stesso un giovane candidato a sindaco (a proposito, come mai il designato non è comparso nemmeno tra i candidati a consigliere?), per ben due volte ha stretto alleanza con il PD e per ben due volte si è tirato indietro, l’ultima al momento di siglare l’accordo a quattro (PD, Udc, Api, Città in Comune), cedendo ai “consigli politici” di un iscritto Udc che rigettava e squalificava gli impegni assunti dal Segretario, dal Presidente e dal Coordinatore del partito.
Il PD non può più tollerare che gli atteggiamenti equivoci che ieri hanno vanificato il lavoro di un anno di consultazioni, oggi si ripetano in questo gioco al massacro che, buttando la croce sulle nostre spalle, soddisfa la falsa coscienza e il vittimismo dei responsabili e dei componenti della lista Bisignano al Centro. Costoro, nell’eccesso di presunta onnipotenza, chiedono addirittura le dimissioni del segretario PD, attribuendosi, come al solito, compiti e desideri che non gli competono.
Se volevano discutere di dimissioni, durante la loro passerella televisiva, avrebbero potuto, a buona ragione, occuparsi di quelle del segretario Udc, che, come ha scritto la Gazzetta del Sud, è “contestato da una parte del suo partito, che ne chiede le dimissioni”.
In realtà, attraverso la loro rabbia denigratoria nei confronti del PD, quelli di Bisignano al Centro, vogliono nascondere le loro responsabilità nel mancato accordo unitario e di rinnovamento; vogliono nascondere il fatto che il PD gli serviva per dare un po’ di lustro e di dignità a un accordo nato dal compromesso tra appetiti politici che si dovevano compensare: mostrino il documento del loro accordo e si capiranno tante cose, tra cui l’adesione del capogruppo di Bisignano al Centro all’Udc, che non sarà, speriamo, l’ennesima folgorazione sulla via di Damasco (dopo le folgorazione per i Popolari, l’Udeur, il PD e l’Api). Svolta, dunque, è che SVOLTA!

La rabbia dei denigratori, quindi, nasce dal fatto che non potendo avere il PD a completa disposizione, avrebbero voluto averlo almeno come soggetto isolato e incapace di proporre una lista elettorale o tutt’al più capace solo di esprimere una sterile rappresentanza.

No, cari signori, noi ci siamo stati, ci siamo e ci saremo. E senza iattanza: l’abbiamo dimostrato col coraggio di proporre a Bisignano un candidato a sindaco giovane e di assoluta novità. Il neo consigliere comunale Lo Giudice (rappresentante leale e reale del PD, ma, soprattutto, rappresentante leale e reale della cittadinanza bisignanese), come primo atto di buona volontà e di collaborazione, vi aveva proposto un incontro preparatorio del Consiglio Comunale che non avete accettato, ribadendo, nella passerella televisiva di non voler aver nulla a che fare col gruppo Alleanza Democratica. Ecco un’altra prova di volontà unitaria e di rinnovamento! Con chi volete avere a che fare? Con la maggioranza a cui votate gli intenti programmatici, riconosciuti addirittura come vostri? Il PD non nasconde i suoi errori e non li scarica su altri soggetti politici; si assume le sue responsabilità sulle cose negative e positive emerse dalla campagna elettorale davanti ai suoi iscritti e ai suoi elettori; non fa proclami e denigrazione gratuita. A riprova invita ancora i consiglieri di opposizione a discutere della possibilità di svolgere un ruolo unitario e invita i partiti ad aprire un dibattito sull’intera vicenda elettorale che faccia chiarezza e stimoli una vera ripresa del dibattito politico.

Bisignano, 2 giugno 2012     

IL CIRCOLO PD di BISIGNANO